infezione


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    condizione patologica determinata dall’invasione dell’organismo o di una sua parte per opera di microrganismi appartenenti a classi diverse (virus, batteri, funghi, protozoi, vermi). Tale condizione è il risultato dell’interazione fra microrganismo parassita e risposta immunitaria dell’organismo ospite . L’infezione può essere asintomatica o sintomatica, con vari gradi di intensità individuale.

     

    Le modalità di trasmissione

    I microrganismi hanno un proprio habitat naturale (un substrato inanimato, un vegetale o un animale) che viene definito serbatoio, a partire dal quale possono venire trasmessi a ospiti recettivi. Dal serbatoio il microrganismo passa alla sorgente, cioè a un ospite animale o umano che diffonde l’infezione; spesso serbatoio e sorgente coincidono. Il soggetto che rappresenta la sorgente può essere malato o portatore. Dalla sorgente l’infezione può venire trasmessa secondo vie diverse, classificabili in dirette e indirette. La trasmissione diretta avviene per contatto (per esempio malattie a trasmissione sessuale), oppure con la diffusione dei microrganismi dell’aria respirata (per esempio malattie esantematiche, infezione delle vie respiratorie). La trasmissione per via indiretta avviene mediante un passaggio intermedio attraverso un oggetto inanimato (acqua, alimenti, oggetti vari), detto veicolo, o attraverso un animale (zanzara, mosca, pulce ecc.), detto vettore. La malattia infettiva può assumere caratteristiche diverse anche in rapporto a fattori più generali, che coinvolgono l’intera popolazione: si può manifestare in forma epidemica, endemica o sporadica. I sintomi dell’infezione dipendono da numerosi fattori, legati sia al microrganismo sia all’ospite. Alcuni microrganismi infatti producono una reazione locale nel punto di entrata (per esempio, il batterio della sifilide), altri si disseminano nell’organismo, altri si sviluppano solo in un organo determinato (per esempio il virus dell’epatite nel fegato), altri ancora producono tossine o altri mediatori che innescano una reazione infiammatoria. Uno dei fattori legati all’ospite è la capacità di resistere all’infezione grazie all’integrità delle barriere difensive, della risposta immunitaria aspecifica e della risposta immunitaria specifica, che possono venire modificate a causa di malattie acute o croniche, malnutrizione, alcolismo, terapie antibiotiche o antitumorali prolungate, interventi chirurgici ecc. Altro fattore è la suscettibilità, ovvero la sensibilità, determinata geneticamente o acquisita, a un certo tipo di infezione. Le porte d’ingresso più frequentemente utilizzate dai microrganismi sono la cute, le mucose (orale, nasale, faringea, vaginale, uretrale, intestinale), la congiuntiva; altri penetrano nel circolo sanguigno attraverso ferite o iniezioni.

     

    Diagnosi e terapia

    I sintomi generici di tutte le malattie infettive sono febbre, astenia, malessere, dolori muscolari e ossei, a cui si aggiungono i sintomi specifici legati alla sede in cui si è sviluppata l’infezione. La diagnosi della maggior parte delle malattie infettive viene formulata in base all’esame clinico, con il supporto di indagini di laboratorio specifiche (colture, esami al microscopio, esami sierologici ecc.), oppure test cutanei (come Tine-test o intradermoreazione). La terapia delle malattie infettive, oltre alla generica terapia di supporto con idratazione, antinfiammatori, antipiretici, si basa sull’impiego di farmaci specifici a seconda dell’agente causale. Le malattie batteriche vengono curate mediante antibiotici e chemioterapici specifici, possibilmente effettuando una terapia mirata dopo appropriate indagini di laboratorio (antibiogramma). Anche le infezioni da funghi, da protozoi e da vermi vengono curate con chemioterapici specifici. Invece contro i virus non sono disponibili farmaci specifici, tranne che per Herpes virus. Molto importante per tutte le infezioni è la prevenzione, che si basa sulla ricerca e sulla inattivazione delle sorgenti e soprattutto dei serbatoi di infezione, mediante l’isolamento dei malati contagiosi, la disinfezione e la sterilizzazione degli oggetti contaminati, la bonifica degli ambienti. Un ruolo importante ricoprono anche l’educazione sanitaria e soprattutto la profilassi immunitaria mediante vaccinazione (profilassi attiva), sieroterapia (profilassi passiva) o chemioprofilassi per le forme infettive per cui questi mezzi si sono dimostrati efficaci.