in fisiologia, l’uso della parola come mezzo di comunicazione. La produzione di linguaggio necessita, da un lato, dell’integrità delle vie sensitive e, dall’altro, di un elevato grado di integrazione cerebrale e neuromuscolare. Infatti, ai fini di una corretta espressione verbale occorrono: la facoltà di udire i suoni e di comprendere il loro significato, cosa che richiede l’integrità delle vie acustiche periferiche fino all’area sensoriale acustica e l’integrità dell’area psicoacustica; l’organizzazione degli impulsi trasmessi lungo le vie uditive; l’ideazione e la programmazione dei movimenti necessari per articolare le parole (processi che si svolgono nel centro motore del linguaggio articolato, o centro di Broca); la risposta verbale, secondo la quale il programma di movimento viene inviato alla corteccia motoria e quindi, dopo opportune correzioni cerebellari, trasmesso ai motoneuroni che mettono in movimento i muscoli di tutti gli organi necessari per la corretta espressione (fonazione, respirazione, articolazione, risonanza). I disturbi del linguaggio verbale vengono definiti (specie in età infantile) con il termine di disfasia. Si indica con il nome di dislessia il disturbo nell’acquisizione della lettura, e di disortografia il disturbo nell’acquisizione della scrittura.