melanina


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    pigmento bruno contenuto in speciali cellule tegumentarie (melanociti). Alterazioni patologiche dell’ipofisi e della corteccia surrenale possono provocare l’aumento o la diminuzione della sintesi della melanina (cellule corticotrope ipofisarie producono una molecola, la pro-opiomelanocortina o POMC, che è il precursore dell’ACTH, della beta-lipotropina, delle beta-endorfine e degli ormoni melanocito-stimolanti: alfa- e beta-MSH), con caratteristici effetti sulla pigmentazione cutanea (melanodermia). Gli psoraleni sono farmaci capaci, in presenza di luce, di attivare i processi di biosintesi della melanina, e per questo sono adoperati in campo cosmetico come abbronzanti e in medicina per combattere alcuni disturbi della pigmentazione cutanea (per esempio, vitiligine). Esistono, per contro, sostanze che interferiscono nella biosintesi della melanina (monobenzone, idrochinone) e che vengono adoperate per ridurre la pigmentazione cutanea in alcuni casi di melanodermia.