(o mestruo, o flusso mestruale), emissione ciclica e fisiologica di sangue proveniente dall’utero attraverso la vagina, durante l’età feconda della donna. Si verifica in media ogni 28 giorni (vedi ciclo mestruale) e ha una durata, solitamente, di 4-5 giorni circa. È il risultato dello sfaldamento dell’endometrio che consegue alla caduta delle concentrazioni di estrogeni e progesterone alla fine della fase luteale del ciclo mestruale, nel caso in cui non sia avvenuta la fecondazione di una cellula uovo e il suo impianto, come evento iniziale di una gravidanza (se invece si è verificato l’impianto di un uovo fecondato, si innescano una serie di trasformazioni anatomo-funzionali dell’apparato genitale femminile che comportano la soppressione delle mestruazioni). Il flusso mestruale, scarso il primo giorno, di solito raggiunge la massima intensità in seconda giornata per poi diminuire gradualmente. La quantità di sangue emesso insieme all’endometrio sfaldato e necrotico varia tra i 20 e i 70 ml. La comparsa delle prime mestruazioni (menarca) caratterizza la pubertà; la loro definitiva cessazione è denominata menopausa. Le alterazioni delle mestruazioni sono costituite dal loro arresto temporaneo (amenorrea), da disordini del ritmo (oligomenorrea, quando è rallentato, e polimenorrea, quando è più frequente del normale), da anomalie dell’entità del flusso (ipomenorrea, ipermenorrea, menorragia), da perdite ematiche uterine al difuori della mestruazione (metrorragia), da accentuata sintomatologia dolorosa (dismenorrea).