nistagmo


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    oscillazione involontaria e associata dei due globi oculari, più o meno rapida, in senso verticale, orizzontale o rotatorio. Può manifestarsi allo stato di riposo (nistagmo statico), oppure durante i movimenti di rotazione dei globi oculari (nistagmo dinamico). Il nistagmo si compone di una deviazione lenta dei due occhi in una data direzione (componente lenta), alla quale fa seguito una reazione spasmodica, sotto forma di scossa brusca, in senso inverso (componente rapida). Nel definire il senso in cui avviene il nistagmo, si tiene conto della reazione rapida: quando si specifica nistagmo destro o sinistro, si intende che la scossa brusca del globo oculare si verifica verso destra o verso sinistra. Esiste anche un nistagmo pendolare, in cui le oscillazioni nelle due direzioni hanno la stessa velocità. Il nistagmo può essere congenito (familiare o ereditario), oppure acquisito e in tal caso dipendere da malattie oculari, oppure costituire l’espressione di un’alterata funzione di centri oculomotori (nistagmo optocinetico, da paresi o spasmo) o di lesioni del sistema nervoso (a livello del cervelletto o del tronco encefalico) o dell’apparato vestibolare, accomunate dal malfunzionamento dei meccanismi che consentono il mantenimento delle immagini sulla retina anche nello sguardo eccentrico. La sua registrazione (nistagmografia) permette di documentarlo quantitativamente e qualitativamente a scopo diagnostico. Il nistagmo può manifestarsi anche a carico di altri organi mobili, quali il capo e il velopendulo.