tecnica esplorativa e terapeutica degli strati più profondi della psiche e, insieme, teoria relativa alla struttura psicologica della personalità che si fondano sul pensiero di S. Freud.
L’apparato psichico e l’inconscio
Dopo varie elaborazioni, Freud distinse l’apparato psichico in Es, Io, Super-Io. L’Es si identifica con l’inconscio, la zona più arcaica della psiche di cui appunto non abbiamo coscienza e che funziona secondo «processi primari», tende cioè a una gratificazione immediata delle pulsioni. L’Io è la parte di Es modificata dall’influsso e dalla percezione del mondo esterno ed è regolato dal «principio di realtà». Il Super-Io, infine, ha la funzione di autorità morale, di principio regolatore della condotta etica, avendo interiorizzato precetti e divieti imposti nell’infanzia dall’autorità dei genitori. L’Io è in una posizione conflittuale, dunque, nel tentativo di conciliare le esigenze della realtà con le cieche pulsioni dell’Es e il severo dominio del Super-Io: il conflitto genera angoscia, per evitare la quale l’Io pone in atto meccanismi di difesa (rimozione, razionalizzazione, proiezione ecc.), che modificano o respingono a livello inconscio le rappresentazioni inaccettabili. Scopo primario della psicoanàlisi è quello di portare a livello cosciente il materiale rimosso, di trovare la chiave dell’interpretazione del linguaggio simbolico per mezzo del quale l’inconscio maschera le sue manifestazioni, di rafforzare l’identità dell’Io, rendendolo più indipendente dal Super-Io. L’inconscio non si manifesta solo attraverso i sintomi nevrotici, ma anche attraverso i sogni, i lapsus , gli atti mancati, i motti di spirito ecc. propri di ogni individuo.
Pulsioni e sessualità
Le pulsioni dell’Es sono state classificate da Freud in due gruppi: pulsioni dell’Eros, o di conservazione, costituite dalla sessualità nelle sue più varie forme e che si esprimono dinamicamente mediante la libido, intesa come l’energia che sostiene la pulsione sessuale; pulsioni di morte, che si manifestano come aggressività verso gli altri e verso se stessi. La pulsione sessuale è presente fin dalla nascita e subisce uno sviluppo dal cui andamento dipendono la strutturazione psichica e l’equilibrio dell’individuo adulto. Freud ha elaborato una teoria sulla sessualità infantile, le cui fasi (orale, sadico-anale e fallica) sono caratterizzate dall’emergere di varie zone corporee erogene. In ognuna delle fasi dell’organizzazione della libido l’individuo può trovare difficoltà sproporzionate alle sue possibilità di evoluzione e bloccarsi in una fase (fissazione) oppure, per effetto di una frustrazione, può tendere a ritornare a fasi precedenti (regressione). La sessualità infantile culmina nel complesso di Edipo, caratterizzato da un desiderio sessuale verso il genitore di sesso opposto accompagnato da sentimenti di rivalità verso quello dello stesso sesso, nei confronti del quale si crea una tendenza all’identificazione . La situazione edipica rappresenta uno dei cardini della psicoanàlisi freudiana in riferimento alle nevrosi. La fase genitale, o della sessualità matura, compare solo dopo un periodo di latenza (dai 6-7 anni alla pubertà).
La terapia psicoanalitica
La psicoanàlisi come tecnica psicoterapeutica è stata elaborata, parallelamente allo sviluppo delle teorie psicologiche, da Freud per il trattamento delle nevrosi. La tecnica fondamentale della terapia analitica è costituita dalle libere associazioni: il soggetto viene incoraggiato ad abbandonarsi al libero fluire di idee, sensazioni, ricordi ecc., senza preoccupazioni di concatenamento logico. Un altro importante strumento di indagine è l’interpretazione dei sogni; il sogno esprime, attraverso i simboli del suo contenuto manifesto, contenuti latenti dell’inconscio: chiarendo questi simboli si può, in un certo modo, aggirare la censura che la coscienza attua nei confronti dell’inconscio. All’interno della situazione analitica si crea un processo di transfert , attraverso il quale il soggetto tende a proiettare (trasferire) sull’analista una serie di dati emotivi e affettivi che aveva vissuto nell’infanzia, soprattutto nei confronti di figure parentali; l’analisi del transfert è oggi riconosciuta come il più prezioso strumento d’interpretazione psicoanalitica. Si definisce contro-transfert, invece, l’insieme delle risposte inconsce dell’analista nei confronti del paziente. Le indicazioni della terapia psicoanalitica riguardano soprattutto le nevrosi, le depressioni nevrotiche e i disturbi del carattere. Dalla psicoanàlisi classica vanno distinte le psicoterapie a orientamento psicoanalitico, che si basano sui presupposti teorici della psicoanàlisi, ma che da questa si differenziano sostanzialmente per gli obiettivi e le modalità tecniche.