insufficiente apporto di sangue dovuto a costrizione dei vasi sanguigni (ischemia) che coinvolge soprattutto le dita delle mani, in modo simmetrico (più raramente i piedi, l’orecchio, il naso). La causa è sconosciuta. Colpisce soprattutto donne di età compresa tra i 20 e i 30 anni, spesso con problemi ormonali, gracili, ansiose, anemiche. Si manifesta in modo improvviso, scatenata di solito dal freddo o da stati emotivi. La crisi di costrizione dei vasi avviene in tre fasi: fase ischemica, in cui le dita diventano fredde e bianche; fase asfittica, in cui le dita diventano blu; fase della iperemia attiva, con le dita rosse e calde, con dolore e formicolii. L’insieme di questi sintomi è definito fenomeno di Raynaud. Caratteristica della malattia è la scomparsa completa dei sintomi tra una fase e l’altra e la presenza di iperidrosi (mani e piedi sono costantemente umidi). Col passare del tempo possono comparire desquamazione, assottigliamento e caduta delle unghie, ulcerazione e anche gangrena delle estremità delle dita. I soggetti affetti da malattia di Raynaud devono innanzitutto evitare l’esposizione al freddo, il fumo, i farmaci betabloccanti e i derivati ergotaminici. La terapia è inizialmente farmacologica (nitroglicerina in pomata all’1%, prostaglandine, calcioantagonisti, vasodilatatori tipo il doxazosin). Nelle forme gravi può essere efficace, anche se gravato da un’alta percentuale di recidive, il trattamento chirurgico di denervazione simpatica degli arti colpiti.