secondamento


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    ultima fase del parto, caratterizzata dall’espulsione della placenta e delle membrane annessiali. Il secondamento segue, dopo una pausa di circa 10 minuti, la nascita del feto, quando riprendono le contrazioni dell’utero, determinando il distacco della placenta dalla parete uterina, perlopiù nella sua parte centrale. Nella zona del distacco, tra placenta e parete uterina, si ha versamento di sangue che a mano a mano, aumentando di quantità, contribuisce all’ulteriore progressivo scollamento della placenta dalla sua parte centrale verso i margini. Questi fatti avvengono nello spazio di circa 10-15 minuti. Nei casi di mancata espulsione della placenta, trascorsa un’ora dal parto, o anche prima se la ritenzione placentare è accompagnata da emorragia, si deve eseguire il secondamento manuale, cioè l’estrazione della placenta mediante una mano introdotta nella cavità uterina.