condizione patologica determinata da uno stato di insufficiente ossigenazione dei tessuti fetali. È dovuta a cause materne (patologie metaboliche, cardiovascolari, endocrine, polmonari ecc.), a cause fetali (patologie ereditarie del metabolismo, infezioni, malformazioni congenite), cause ovulari (infarto placentare, compressioni del funicolo). Un’altra causa di sofferenza placentare è quella che si può verificare durante un travaglio di parto prolungato. Il segno più importante di sofferenza fetale è la riduzione della frequenza del battito cardiaco al di sotto dei 120 battiti al minuto (è considerata normale una frequenza cardiaca fetale compresa tra i 120 e i 150 battiti al minuto). Il monitoraggio fetale si avvale anche dell’amnioscopia e dell’amniocentesi, del dosaggio degli estrogeni nelle urine delle 24 ore, dell’ecografia fetale.