spirometrìa


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    tecnica diagnostica che permette la valutazione della funzionalità respiratoria. Il paziente è invitato a respirare in un tubo di gomma connesso allo spirometro, che registra gli spostamenti dei volumi d’aria provocati dagli atti respiratori. Si può così determinare la quantità d’aria respirata con un singolo atto a riposo (volume corrente) o in un minuto (volume corrente moltiplicato per la frequenza); inoltre è possibile valutare il volume d’aria che il paziente può muovere con una inspirazione o una espirazione forzata. Importante è il volume espiratorio massimo per minuto secondo (VEMS), cioè la quantità d’aria che il soggetto emette nel primo secondo di espirazione forzata. Il VEMS risulta precocemente alterato nei fumatori cronici; inoltre, prove sperimentali hanno evidenziato che è ridotto, seppure reversibilmente, già nei primi istanti dopo aver fumato una sola sigaretta.