sport e attività fisica


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    dal punto di vista medico, l’esercizio fisico è indicato come prevenzione contro le malattie osteomuscolari, cardiovascolari, del ricambio, oltre che contro le malattie degenerative, in cui l’insufficienza di moto rappresenta un fattore di rischio. A livello terapeutico le attività fisiche e quelle sportive sono indicate negli stessi tipi di malattie, unite, naturalmente, a farmaci e indicazioni dietetiche opportuni. In ogni caso l’attività fisica deve essere guidata da un programma ben studiato, che segua un’evoluzione graduale per intensità di lavoro muscolare e per durata. Un facile metodo di sorveglianza è, tra gli altri, fornito dalla rilevazione della frequenza dei battiti che, sotto sforzo, non deve superare la differenza tra 170 e il numero di anni del soggetto. Nei confronti dell’attività sportiva possono esserci controindicazioni assolute, temporanee e relative. Non idonei allo sport, e in genere alle attività fisiche impegnative, sono i soggetti affetti da malattie gravi o incurabili dell’apparato osteo-muscolare; con disturbi dell’equilibrio; con malattie costituzionali quali diabete grave, leucemia, linfadeniti, emofilia; con affezioni neuro-endocrine quali il morbo di Basedow; con malattie dell’apparato genito-urinario quali nefriti acute e croniche. Le controindicazioni temporanee riguardano le malattie acute e la loro convalescenza. Le persone affette da malattie quali tubercolosi gangliari, deviazioni e malposizioni vertebrali, rachitismo, o portatrici di protesi interne quali le valvole cardiache, non sono in grado di svolgere attività sportiva, ma ottengono beneficio da un’attività fisica moderata e controllata.