sensazione illusoria di rotazione o di spostamento oscillatorio degli oggetti e dell’ambiente circostante o del proprio corpo rispetto all’ambiente, dovuta a perturbamento del senso dell’equilibrio. Si definisce oggettiva la vertìgine per la quale il soggetto avverte lo spostamento dell’ambiente; soggettiva quella in cui il paziente prova la sensazione di ruotare in un ambiente fisso; sistematica la vertìgine rotatoria in un determinato senso del proprio corpo o dell’ambiente. Le varie forme cliniche vengono classificate in relazione alle cause. La vertìgine può essere sintomo di: alterazioni circolatorie del cervello (arteriosclerosi) o del labirinto (sindrome di Menière); lesioni infiammatorie o degenerative dell’orecchio interno; lesioni degenerative o tumorali delle vie vestibolari; intossicazioni da alcol, morfina, tabacco ecc.; prolungata inalazione di profumi violenti; stimoli dolorosi della mucosa nasale o laringea; tappi di cerume; artrosi cervicale (sindrome di Neri-Barré) ecc. La diagnosi viene fatta sulla base delle prove otovestibolari, che permettono di distinguere le vertìgini funzionali da quelle patologiche o dalle fobie (per esempio, la vertìgine da altezza).