SPECIALISTA IN TUMORI CEREBRALI E NEURONCOLOGIA CHIRURGICA. Direttore del dipartimento di neurochirurgia e della I divisione di neurochirurgia della Fondazione istituto neurologico Carlo Besta di Milano. Si è laureato in medicina all’Università Statale di Milano nel 1988 e si è poi specializzato in neurochirurgia. Dal 1997 al 2000 ha lavorato presso il dipartimento di neurochirurgia della Johns Hopkins medical school di Baltimora (Stati Uniti). È poi rientrato in italia, presso l’Istituto neurologico Carlo Besta di Milano, ma ha mantenuto il ruolo di assistant professor presso il dipartimento di neurochirurgia della Johns Hopkins.
Le risposte del Dott. Francesco Dimeco
Sono un medico di medicina generale e vorrei informazioni circa il miglior suggerimento da dare a mia zia Franca la quale ha una neoformazione sita a livello del lobo temporale delle dimensioni di 14mm, espansiva; Il primario di neurochirurgia ha consigliato un intervento chirurgico per l’asportazione della lesione, così almeno mi è stato riferito da […]
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Buongiorno Egr. DOTT,Avrei bisogno di un aiuto.In seguito ad infortunio sul lavoro mi sono state riscontrate:ernia espulsa L5S1 e formazione isointensa tra L4L5.Da quel momento in poi l’ortopedico che mi aveva in cura ha alzato le mani dicendomi che da li in poi sarebbe stato il neurochirurgo a dovermi seguire.Recatomi da quest’ultimo mi consiglia una […]
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Buongiorno Professoreho eseguito una RM il risultato e’:processo espansivo endocranico parafalceale destro, verosimile meningioma (max 3×1.5×2.5cm).Secondo Lei e’ il caso di operare subito o posso aspettare un paio di mesi?Grazie e buon lavoro
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Buongiorno, mio padre 5 anni fa è stato operato di glioblastoma 4 grado in sede frontale ora si ripresenta una recidiva di 2,5 cm. Cosa ci consiglia di rioperare o la radioterapia stereotassica?
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Gentile professore, in seguito ad incidente stradale, una mia giovane parente ha eseguito RM encefalo senza mdc paramagnetico. Esito: In corrispondenza della sostanza bianca della corona radiata frontale e a livello della regione parieto-peritrigonale si riconoscono aree di alterato segnale caratterizzate da una iperintensità nella sequenza T2 dipendente, e che sono da riferire ad aree […]
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