DOMANDA
salve dottoressa, le scrivo per chiederle un consiglio.mi chiamo carlo e ho 26 anni,spesso mi succede che di notte parlo o mi alzo dal letto mi metto a sede e a mia moglie gli parlo a volte parlo bene a volte non si capisce nulla quello che dico,comincio un po a preoccuparmi perche queste cose mi succedono spesso, di alzarmi e vagare per casa raramente pero parlo spesso!!tutto questo mi viene raccontato da lei la mattina seguente,perche io non mi ricordo nulla.una volta mi sono alzato perche ero convinto che c’era un topo in giro per casa l ho cercato per tutta casa e convinto che si era infilato nel letto ho messo tutti cuscini intorno,la mattina mia moglie mi ha raccontato tutto,un altra volta cercavo la luce sotto la scrivania e parlavo.. mentre la cercavo ho sbattuto con la testa nella scrivania e mi sono tagliato il labbro con i denti..xo questo succede non sempre,pero la notte spesso parlo .ieri notte mi sono svegliato,siccome ho una bambina di 7 mesi che dorme nel letto con noi,gli ho detto a mia moglie (cosi lei mi ha raccontato) con occhi aperti: ho acceso la luce e gli ho detto perche non la metti in verticale? lei sapendo che faccio il sonnambulo mi ha preso e mi ha steso nel letto dicendomi di dormire…io ho spento la luce e mi sono addormentato..ma la mattina seguente nn m ricordavo nulla.lei cosa mi consiglia? aspetto una sua risposta e vorrei sapere cosa ne pensa di questo. grazie in anticipo per la sua risposta.
RISPOSTA
Salve Carlo,
mi scuso nel risponderle dopo tanto tempo a causa della pausa Natalizia.
I fenomeni associati al suo sonno (detti per questo “parasonnici”), che lei riferisce appaiono proprio associati a una forma di sonniloquio (parlare nel sonno) e di sonnambulismo (muoversi e spostarsi dal letto durante il sonno). Infatti entrambi sono caratterizzati dal fatto di riflettere azioni (parlare e muoversi) non finalizzate a scopi particolari e di non ricordarne quasi mai l’occorrenza al risveglio. Ciò dipende dal fatto che, per lo meno, il sonnambulismo è un fenomeno che si verifica durante il sonno più profondo da cui difficilmente ci svegliamo in modo vigile o ricordiamo qualcosa. Il sonniloquio invece in genere è presente nelle fasi di transizione veglia-sonno (in addormentamento e durante il risveglio) che anche esse non permettono specifici processi di memorizzazione. Si tratta di disturbi del sonno considerati minori che in genere hanno un’origine famigliare e comunemente tendono ad avere una remissione spontanea con la crescita. Possono essere esacerbati da periodi di maggiore pressione o stress ed è importante che questi aspetti siano valutati per capire l’andamento e l’intensità del disturbo. Praticamente il consiglio è quello di mantenere comunque una buona “Igiene del sonno” (orari regolari, assenza di deprivazione di sonno) che con una bambina di sette mesi in camera da letto mi rendo conto possa non essere facile! Ma via via che anche lei crescerà e imparerà a dormire nella sua stanzetta, anche il suo sonno dovrebbe stabilizzarsi.. Inoltre è importante per lei dormire in un ambiente il più possibile “protetto”, lontano da mobili con spigoli, ostacoli e porte pericolose.
Se i problemi dovessero perdurare o intensificarsi le consiglio comunque di rivolgersi al più vicino centro di Medicina del Sonno (www.sonnomed.it ) per una valutazione approfondita e specifica dei suoi disturbi parasonnici.