difficoltà ad addormentarsi

    DOMANDA

    sono la mammma di due bambini rispettivamente di 14e 34 mesi.Il bambino più ” grande” ha seri problemi ad addormentarsi e vorrei un suo consiglio perchè la situazione sta degenerando: impiego circa 2 ore quasi tutte le sere.
    Quando era neonato , il mio bambino non dormiva molto, faceva circa 5-6 pisolini da 15 minuti e la notte continui risvegli con fatica a riaddormentarsi. Ho passato, fino a circa 6 mesi fa, notti in bianco a coccolarlo, a cantargli ninna nanne ed a iniziare la gionata presto. Attualmente si riposa per più ore consecutive( all’incirca 6 ore)ma faccio veramnete fatica a farlo addormentare, è diventato un vero problema. Il rito della nanna richiede che venga allungato sera dopo sera: mettiamo il pigiamino, laviamo i denti, salutiamo il papà e il fratellino, gli leggo le storie , diciamo le preghiere, gli faccio i massaggi, facciamo le coccole in braccio, e poi nel lettino ad ascoltare le ninnananne e il grattino alla schiena, ma il tutto non basta!!!
    Ho provato anche a non assecondarlo e dopo le storie e le coccole metterlo nel letto ed andare anche io a dormire ma è stata una tragedia, pianti a disperazione!!
    Anche il riposino del pomeriggio ha le stesse caratteristiche. Ho notato che quando si riposa bene di pomeggio , dorme meglio anche la notte!!
    Grazie

    RISPOSTA

    Gentile signora,
    per darle dei consigli circostanziati su come facilitare l’addormentamento del suo bambino sarebbe bene conoscere meglio la sua storia del sonno: come si addormentava da piccolo (con allattamento o meno), dove dormiva e dove dorme ora, quali i suoi orari.sono alcune delle informazioni sul sonno necessarie per capire bene perché tale difficoltà ad addormentarsi in un bimbo di quasi tre anni. Ma è anche importante conoscere qualcosa di più sulla sua salute attuale e pregressa, sui rapporti con il fratellino piccolo, su come e con chi passa la giornata, se è già inserito all’asilo o meno. Ciò che le posso dire è che una buona routine pre-addormentamento, come quella che lei descrive, per essere efficace deve essere limitata nel tempo (massimo 30′) ed essere preceduta da una serie di attività tranquille durante la sera che predispongano il bambino ad accettarla come epilogo piacevole e finale della sua giornata. Infine le confermo che quanto più il bambino è riposato (e quindi plausibilmente riesce a fare il sonnellino pomeridiano) e tanto sarà più tranquillo nell’iniziare la sua notte di sonno. Tuttavia non le consiglio di prolungare eccessivamente il sonno diurno né di ritardare il sonnellino oltre le 16:30 del pomeriggio perché rischia di indebolire la sua propensione fisiologica verso l’addormentamento serale. Infatti le 6 ore di sonno notturno consecutive che riferisce sono un po’ poche per la sua età. Non sarà che il piccolo dorme poi a lungo in altri momenti della giornata?
    Infine andrebbe indagato il cosiddetto cronotipo individuale del bambino. Vi sono alcuni bambini che tendono ad andare naturalmente a letto molto tardi perché sono stanchi solo molto tardi la sera. Si può trattare di una tendenza psicofisiologica naturale verso la “serotinità” che spesso ha origini famigliari. Per caso papà o mamma sono anche essi dei “gufetti”?
    Confrontandosi con voi genitori rispetto a tutti questi fattori, uno specialista del sonno infantile può darle sicuramente una mano per aiutarla a diminuire i tempi prolungati di addormentamento del suo bambino.

    Alessandra Devoto

    Alessandra Devoto

    TRATTAMENTO PSICOLOGICO DEI DISTURBI DEL SONNO. Psicologa, esperta in medicina del sonno dell”Associazione italiana di medicina del sonno (Aims). Nata a Roma nel 1964, laurea in psicologia all’Università La Sapienza nel 1989 e poi specializzazione nella valutazione e nel trattamento psicologico dei disturbi del sonno. Docente alla facoltà di medicina dell’Università La Sapienza e all’Istituto […]
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