DOMANDA
Gent.issima Prof.essa Devoto,
sono una ragazza di 25 anni e da un mese soffro di insonnia ripetuta ma non continuata.
Mi terrorizza il problema del non dormire perchè mi è già capitato due anni fa quando,per risolvero avevo assunto saltuariamente sonniferi che mi hanno aiutata molto.All’epoca ero in una condizione di cambiamento e stress molto forti (mi ero trasferita all’estero per lavoro).Una volta tornata a casa in Italia il problema è pian piano sparito.
L’insonnia si è ripresentata adesso,periodo in cui mi son di nuovo trasferita in un’altra città.Mi sono ambientata molto bene nel nuovo contesto e posso dire di sentirmi come a casa ma l’ansia del non dormire è ritornata.Ho paura di non dormire quando vado a letto ed è proprio questo che non mi fa dormire!mi rendo conto che sia una cosa assurda ma non riesco a razionalizzarma e nonostanta mi ripeta di stare tranquilla,quando sono a letto,finisce che mi agito. L’altra notte ho avuto anche un vero attacco d’ansia (forte agitazione inspiegata, sudore alle mani,sensazione di leggero giramento alla testa).La mattina quando mi sveglio sono completamente demoralizzata ma non stanca. Il mio problema comunque è la difficoltà ad addormentarmi,non risvegli notturni o altri sintomi.
Vorrei provare con qualcosa di omeopatico.Qualche volta ho assunto Datif Pc e Gelsemium (perchè sono cmonunque una persona parecchio ansiosa,che ha già sofferto di attacchi d’ansia,tachicardia).
Cosa mi consiglia?
La ringrazio molto per l’attenzione
RISPOSTA
Gent.issima Arianna,
il suo resoconto è molto interessante perché sintetizza alla perfezione una classica situazione di insonnia acuta ma non ancora continuativa. Tipicamente il non dormire qualche notte bene capita in situazioni di forte stress come quelle che lei descrive (cambiamenti di equilibrio esistenziale) ma è un problema che tende a risolversi quando lo stress si risolve o viene “metabolizzato” dalla persona che lo vive. A questo punto diviene molto importante la reazione individuale di fronte al non dormire in alcuni periodi. Se questo ci spaventa e ci preoccupa troppo si entra in un “circolo vizioso” per cui è la tessa preoccupazione di non dormire o delle conseguenze della notte insonne che non ci fanno dormire, come lei stessa giustamente osserva. Come interrompere questa spirale negativa? Sicuramente intervenire sullo stato ansioso con una sostanza anche di tipo fitoterapico che abbia proprietà calmanti e sedative (tipo valeriana o altre sostanze con proprietà simili) può aiutarla. Tuttavia, data anche la sua giovane età, le consiglierei di provare a risolvere il problema alla base. Esistono attualmente dei trattamenti psicologici brevi focalizzati sul sonno di tipo cognitivo- comportamentale di comprovata efficacia per le insonnie che la potrebbero aiutare a gestire meglio il suo sonno e la paura di non dormire. Naturalmente prima di intraprendere un trattamento del genere verrebbe svolta un’approfondita indagine sulla natura del problema di sonno anche per valutare la rilevanza della componente ansiosa che lei riferisce in modo da considerare se non affrontare primariamente l’eventuale disturbo d’ansia rispetto al problema di sonno.