dieta iperproteica, possibili danni

    DOMANDA

    salve, le scrivo in merito ad una domanda che mi sono sempre fatto. per uno sport che pratico a livello di appassionato, devo seguire un’alimentazione che comporta l’assunzione di proteine in misura maggiore rispetto al tipico RDA, cioè da 1.2 a 1.5 grammi di proteine per chilo di peso corporeo. ora, so che un’alimentazione iperproteica crea danni ai reni e da osteoporosi. per difendermi all’osteoporosi è corretto assumere più latticini in genere in modo da avere più calcio disponibile? se questo non è vero, come posso cercare di limitare in genere i danni che questo regime alimentare può comportare? per fegato e reni c’è qualche ripercussione?
    cerco di evitare comunque carne rossa per via del rischio di cancro.
    sono un ragazzo di 21 anni.
    grazie, cordiali saluti

    RISPOSTA

    Un’alimentazione iperproteica (ammesso e non concesso che sia indicata nel suo caso) danneggia il rene se è in eccesso rispetto al fabbisogno azotato.
    Le scorie azotate (che potenzialmente possono danneggiare il rene) si formano se le proteine assunte sono in eccesso rispetto ai fabbisogni e gli aminoacidi che da esse derivano non vengono quindi avviati alla sintesi proteica ma ossidati.
    Il rischio di osteoporosi legato ad un eccesso di proteine è molto teorico. Un adeguato apporto di Ca con l’alimentazione (attraverso lette e derivati in particolare) deve essere comunque assicurato.
    Anche rispetto al rischio di cancro legato alla carne rossa eviterei allarmismi.
    Segua un modello alimentare corretto ed equilibrato (in cui anche la carne rossa, nelle dovute frequenze, è accettabile) senza trasformare l’alimentazione in un’ossessione.
    Vedi a tal fine http://w3.uniroma1.it/scialim e www.inran.it

    Lorenzo M. Donini

    Lorenzo M. Donini

    Professore associato presso l’unità di ricerca di scienza dell’alimentazione dell’Università Sapienza di Roma dove è presidente del corso di laurea di dietistica e direttore della scuola di specializzazione in scienza dell’alimentazione. Nato a Roma nel 1955, è laureato in medicina e specializzato in scienza dell’alimentazione e in statistica sanitaria. La sua attività di ricerca e […]
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