Cirrosi criptogenetica: posso essere trapiantato?

    DOMANDA

    Buon giorno Dott. Di Trapani, sono un uomo di 54 anni a cui circa tre anni fa è stata diagnosticata una cirrosi epatica criptogenetica micronodulare attiva. Sono seguito in un buon centro a Roma. Gli ultimi esami ematochimici sono nella norma e la gastroscopia ha mostrato tre varici esofagee (già preesistenti), non a rischio emorragico. Le chiedo se è possibile l’inserimento in lista per un trapianto di fegato (anche da donatore vivente). In attesa di una risposta le porgo cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Gentile lettore, da quello che mi sta dicendo, la sua è una cirrosi compensata, per cui devo dirgli che il trapianto di fegato viene preso in considerazione non quale terapia preventiva, ma in presenza di una grave insufficienza epatica tale da far ritenere una prognosi infausta a breve termine. In caso di cirrosi compensata e con discreta funzionalità del fegato ed in assenza di lesioni focali epatiche, non si considera l’ipotesi di inserimento in lista per un trapianto.

    Giuseppe Di Trapani

    Giuseppe Di Trapani

    TRAPIANTI DI RENE E FEGATO. Nato a Palermo nel 1971, si è laureato in medicina nell’ateneo siciliano ed è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente e in chirurgia del trapianto di organi addominali. È dirigente medico di primo livello presso l’unità operativa complessa di pronto soccorso dell’ospedale di San Donà di Piave (Venezia) ed effettua trapianti […]
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