Cancro al seno – dieta equilibrata senza carni né salumi

    DOMANDA

    Operata di cancro al seno nello scorso settembre, volendo apportare modifiche all’attuale dieta che dal punto di vista proteico comprende consumo prevalentemente di latticini, carni bianche, pesce in scatola e talvolta salumi, vorrei sapere come potrei provvedere all’apporto proteico in modo equilibrato, ipotizzando come andrebbe diversificato nel corso di una settimana il consumo degli alimenti proteici, e con quali sarebbe bene integrare attingendo anche dal mondo vegetale, nell’ipotesi di voler escludere carni e salumi.
    Grazie.

    RISPOSTA

    Gentile signora, il suo proposito di escludere carni e salumi dalla dieta è decisamente condivisibile, date tutte le evidenze scientifiche che dimostrano come apporti eccessivi di proteine animali e grassi saturi costituiscano un importante fattore di rischio per varie forme tumorali e le loro recidive, tra le quali proprio il carcinoma della mammella. Per la scelta qualitativa di alimenti proteici può senz’altro attingere dal mondo vegetale che offre la vasta gamma dei legumi (fagioli, ceci, soia, lenticchie, cicerchie…) alimenti ricchi di proteine di elevato valore biologico, nonché di altri preziosi componenti della dieta quali: fibra, minerali, vitamine. I legumi andrebbero inseriti nella dieta almeno 3 volte alla settimana, accompagnati nello stesso pasto – non necessariamente nello stesso piatto – da cereali, meglio se di tipo integrale e biologici (pasta, riso, pane, farro, cous cous, bulgur, ecc). I legumi contengono anche quote significative di carboidrati, da tener presente nel relativo conteggio, nel caso di diabete, sovrappeso, obesità. Un’altra ottima fonte proteica è rappresentata dal pesce, meglio se fresco o surgelato, il cui consumo potrebbe ricorrere 2 – 3 volte alla settimana. La categoria di prodotti ittici con il miglior rapporto costo-beneficio (sia in termini di salute sia di bontà) è senz’altro quella del pesce azzurro, ovvero sarde, sardine, acciughe, sgombri. Nella scelta dei latticini le consiglio di optare per quelli a minor contenuto di grassi, come latte/yogurt scremati e formaggi freschi. Il consumo di latte /yogurt può essere quotidiano, mentre per i formaggi è bene limitarsi a un paio di porzioni la settimana. In merito alle carni, se lo desidera potrebbe continuare a consumare quelle bianche come pollo e tacchino, limitandosi a 1-2 piccole porzioni settimanali. A meno che non sussistano controindicazioni particolari potrebbe inserire anche le uova, massimo 1 o 2 (se piccole) alla settimana. Per quel che riguarda l’entità delle porzioni non posso invece darle indicazioni, non conoscendola direttamente e quindi non potendo valutare i peculiari fabbisogni del suo organismo. Spero che la mia risposta le sia utile e non esiti comunque a scriverci ancora.

    Patrizia Bollo

    Dietista, Professore a contratto dell’Università degli Studi di Milano, dove insegna “Comportamento alimentare delle popolazioni” presso il Dipartimento di Bioscienze, nello stesso ateneo conduce anche seminari di cucina dietetica. Ha lavorato presso ospedali e aziende sanitarie, occupandosi di nutrizione clinica e prevenzione. Autrice di molti testi divulgativi di dietetica applicata. Esercita come libero professionista a […]
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