DOMANDA
Premetto che ho il sonno molto leggero: mi sveglio molto facilmente e dopo sei ore di sonno mi sveglio praticamente ogni notte per andare in bagno.
Mi capita a volte, in alcuni periodi più frequentemente e in altri anche una volta ogni due mesi, di andare a dormire regolarmente stanco, di addormentarmi subito, di svegliarmi dopo una o due ore di sonno e di non riuscire più ad addormentarmi se non alle 5-6 di mattina. Non capita quando sono preso da gravi preoccupazioni, perché in quei casi al massimo faccio fatica a prendere sonno e poi dormo normalmente, e anche quando di notte mi sveglio per andare in bagno poi mi riaddormento subito. Potrebbe anche trattarsi di una reazione a catena, perché ormai ogni volta che mi sveglio dopo poco che mi sono addormentato mi inizio a preoccupare di non riaddormentarmi più, cosa che nella maggior parte dei casi avviene. Ho provato tanti metodi per addormentarmi (training autogeno, sonniferi leggeri) ma in questi casi non servono a niente: è come se mi fossi appena svegliato da una dormita di 12 ore. Vorrei capire se si tratta di un qualcosa di psicologico, magari inconscio, visto che quando mi succede non ho particolari preoccupazioni, o magari di un qualcosa di chimico a livello neurologico.
RISPOSTA
Caro Andrea,
vorrei rassicurarla e nello stesso tempo portarla a riflettere sul fenomeno della difficoltà di riaddormentamento che sporadicamente le capita. L’aspetto rassicurante è proprio questo: il risveglio notturno dopo poche ore di sonno e la difficoltà di riaddormentamento è molto poco frequente a quanto lei riferisce (una volta ogni due mesi) e quindi non rientra attualmente in un ambito patologico. Il sonno può essere perturbato a volte dalla più svariate ragioni e se rimane un fenomeno sporadico non vi è da preoccuparsene. Tuttavia è vero che ciò che le capita in questi casi è plausibilmente una “reazione a catena” come dice lei o un circolo vizioso per cui la stessa preoccupazione di non riaddormentarsi più la tiene sveglia. Si tratta di un meccanismo psicologico tipico delle difficoltà di addormentamento per cui si entra in un circolo vizioso di veglia- preoccupazione- ipervigilanza-difficoltà di addormentamento-veglia- che condiziona anche inconsapevolmente il processo stesso di addormentamento. Quando accade cerchi di non preoccuparsene, si alzi, faccia altro e troni a dormire solo quando ha di nuovo sonno (anche verso le 5-6 del mattino, per poco tempo). Tendenzialmente recupererà con una buona notte di sonno la sera successiva ed eviterà di rafforzare il condizionamento negativo per il sonno. Se il problema dovesse divenire più frequente o intenso le consiglierei un intervento di tipo cognitivo-comportamentale e non farmacologico per problemi di insonnia.