Sindromi in eterozigosi in bambina

    DOMANDA

    Gentile dottore,
    innanzitutto vorrei ringraziar la per la risposta. Siamo ancora in attesa dell’esito del test sulla JBS, ci vorranno diversi mesi e mi hanno infatti spiegato che si tratta di un esame molto complicato. La mia bambina, di 4 anni, è seguita presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma dall’età di 11 per diagnosi clinica di sindrome di silver russell. Poiché è risultata negativa ad entrambi i test per la silver, situazione peraltro diffusa da quel che ho potuto capire, e un cgh array normale, ma presentando ipoplasia delle ali nasali, l’endocrinologo ha prospettato la possibilità della blizzard in forma lieve. A giorni effettueremo anche lo studio del pancreas. Comunque, a parte il difetto di crescita e un ritardo del linguaggio che sta recuperando, la bimba non presenta altre problematiche.
    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Cara Signora

    i colleghi sicuramente la aggiorneranno in merito. Faccia solo attenzione a verificare che venga creato il raccordo tra il test genetico e le implicazioni del test (in realtà anche prima del test occorrerebbe fare una consulenza proprio per capire indicazione, limiti e implicazioni) cosa che idealmente dovrebbe avvenire da parte di un medico genetista, in modo da capire bene gli sviluppi e non restare “appesi” all’esito di un test.

    Mi faccia sapere.

    Cordialmente,

    Francesco Brancati

    Francesco Brancati

    Francesco Brancati

    Professore di genetica medica all’università de L’Aquila. Medico Genetista, visito in ambulatorio per consulenza riproduttive di coppie, rischi familiari per patologie genetiche, diagnosi prenatale, diagnosi di malattie rare. Nato a Roma nel 1974, si è laureato all’Università Tor Vergata di Roma e si è specializzato in genetica medica alla Sapienza.
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