DOMANDA
Salve dottoressa, da circa tre settimane non riesco più a dormire come una volta (ho 33 anni). Credo di svegliarmi circa 8-9 volte durante la notte per poi ripiombare in una situazione di “sospensione” tra sonno e veglia. Questo coincide con la mia decisione di cambiare lavoro. Purtroppo questo cambiamento non si è rivelato uno dei migliori, professionalmente parlando. Le sarei grato per un consiglio. Grazie infinite e cordiali saluti.
RISPOSTA
Caro Signore,
il problema del sonno di cui lei parla (con elevata frammentazione nel sonno) appare configurarsi come un’insonnia acuta, di breve durata, determinata da preoccupazioni o conseguenze psicologiche per una scelta lavorativa che non la convince. Gli stress di questo genere sono spesso dei fattori precipitanti per insonnie transitorie che possono risolversi spontaneamente purché non diventino una preoccupazione eccessiva e non comportino comportamenti di compenso disfunzionali per il sonno stesso (cercare a tutti i costi di stare più tempo a letto sperando di recuperare il sonno perduto, variare continuamente gli orari del ciclo sonno-veglia per rincorrere il sonno, fare sonnellini diurni etc.). Tali reazioni al disturbo del sonno non fanno altro che avvolgere il problema in un circolo vizioso che rischia di far divenire il problema di insonnia perdurante. Nel caso in cui il suo problema di sonno non si dovesse risolvere in breve tempo (qualche settimana) spontaneamente e in modo parallelo alla riduzione delle preoccupazioni che lo hanno provocatole le consiglierei di rivolgersi a un Centro di Medicina del Sonno (www.sonnomed.it) per valutare l’opportunità di un farmaco ipnoinducente che le possa fare superare nel breve periodo e sotto controllo medico il problema di sonno contingente.