DOMANDA
Buon giorno Dott. Di Trapani, sono un uomo di 54 anni a cui circa tre anni fa è stata diagnosticata una cirrosi epatica criptogenetica micronodulare attiva. Sono seguito in un buon centro a Roma. Gli ultimi esami ematochimici sono nella norma e la gastroscopia ha mostrato tre varici esofagee (già preesistenti), non a rischio emorragico. Le chiedo se è possibile l’inserimento in lista per un trapianto di fegato (anche da donatore vivente). In attesa di una risposta le porgo cordiali saluti.
RISPOSTA
Gentile lettore, da quello che mi sta dicendo, la sua è una cirrosi compensata, per cui devo dirgli che il trapianto di fegato viene preso in considerazione non quale terapia preventiva, ma in presenza di una grave insufficienza epatica tale da far ritenere una prognosi infausta a breve termine. In caso di cirrosi compensata e con discreta funzionalità del fegato ed in assenza di lesioni focali epatiche, non si considera l’ipotesi di inserimento in lista per un trapianto.