DOMANDA
Gent. Dott., ho 35 anni, sono una poliallergica e per questo faccio una dieta poverissima di frutta e verdura cruda (specie a causa di una allergia al latice che cross reagisce con molti vegetali e a causa di una leggera allergia al nichel che comporta la riduzione di molti alimenti perchè troppo ricchi di nichel). Comunque essendo stitica mangio ogni giorno verdura cotta e assumo fermenti lattici. Da un esame del dna il medico mi ha detto che ho una predisposizione genetica a sviluppare la celiachia: polimorf. DQ7(con probabilità di circa 1/1003)e e polimorf.C677T e un deficit della lattasi. Gli esami del sangue : ab anti endomisio (EMA iga), anti transglutaminasi iga, anticorpi anti Gliadina di tipo iga sono tutti ASSENTI. Solo anti saccharomyces cerevisiae iga è presente talora a basso titolo talora a medio titolo (ma quest’ultimo si lega alla presenza di una candida albicans all’intestino e non alla celiachia).L’ultimo step per scoprire la celiachia è la biopsia a stomaco?
RISPOSTA
Motivi per avere fastidi digestivi ce ne sono tanti e comunque in assenza di una positività dei test immunologici per la celiachia, la sua rimane una celiachia potenziale ( come predisposizione). Per questo consiglio di seguire una dieta che in qualche modo riduca i fastidi legati alle sue molteplici allergie e/o intolleranze, prima di pensare ad una biopsia duodenale per disvelare la presenza di una celiachia. Naturalmente eviti il ‘fai da te’, in quanto sicuramente molti disturbi passerrebbero se lei riducesse molti alimenti, ma il digiuno (o quasi) potrebbe portare alla lunga ad altre conseguenze. Il consiglio è perciò quello di affidarsi ad un esperto nutrizionista clinico che la segua e consigli per il meglio. Auguri