Curva per glicemia e insulinemia

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,
    Allego la curva da carico di mio marito al quale è stata diagnosticata una ipoglicemia reattiva, da curare esclusivamente tramite alimentazione. Inoltre presenta emoglobina glicata a 6,2. Trattasi di persona normopeso, non fumatore, non ha fattori di rischio cardiovascolari, non beve e fa’ una moderata attività fisica. Ha bradicardia sinusale e soffre di ipersonnia post prandiale (che dopo varie visite mediche anche neurologiche risultate negative è stata attribuita proprio a questa ipoglicemia reattiva). Le chiedo se effettivamente anche per lei risulta questa patologia e come comportarsi di conseguenza, anche da un punto di vista alimentare.
    La ringrazio per la risposta e saluto cordialmente
    Maggiorelli Alba

    Glucosio basale 112 mg/dl
    glucosio dopo min 30: 169 mg/dl
    glucosio dopo min 60: 111 mg/dl
    glucosio dopo min 90: 89 mg/dl
    glucosio dopo min 120: 66 mg/dl
    glucosio dopo min 150: 73 mg/dl
    insulina dos. seriati dopo min 0: 4,3 mU/mL
    insulina dos. seriati dopo 30 min: 57,0 mU/mL
    insulina dos. seriati dopo 60 min: 59,2 mU/mL
    insulina dos. seriati dopo min 90: 33,4 mU/mL
    insulina dos. seriati dopo min 120: 16,0 mU/mL
    insulina dos. seriati dopo min 150: 8,1 mU/mL

    RISPOSTA

    Gentilissima,

    scusi il ritardo nella risposta, ma vi sono stati dei problemi nella trasmissione della mail.

    La curva glicemica e insuline mica che lei riporta non è patologica.

    La ipoglicemia reattiva è una diagnosi un po’ sfuggente/imprecisa in quanto spesso viene attribuita quando non si sa spiegare in altro modo un fenomeno.

    E’ molto improbabile che nel post prandiale la glicemia di suo marito scenda sino a valori da dare turbe della coscienza o della veglia.

    Le proporrei di misurare con un glucometro nei momenti in cui suo marito avverte ipersonnia e discutere con un diabetologo i dati.

    Comunque la cura migliore in questi casi rimane frazionare l’apporto calorico giornaliero in 5 piccoli pasti. Alle volte già questo migliora la situazione.

     

    Non esiti a contattarmi qualora avesse ancora bisogno di chiarimenti.

    Cordiali saluti

    Dott. Carlo B Giorda

     

     

    Carlo Bruno Giorda

    Carlo Bruno Giorda

    Direttore della struttura complessa di malattie metaboliche e diabetologia dell’ospedale Maggiore di Chieri, Asl 5 di Torino. Nato a Torino nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 per poi specializzarsi in medicina del lavoro nel 1984 e in endocrinologia nel 1991. Autore di oltre cento pubblicazioni sul diabete e sulle malattie metaboliche è […]
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