DOMANDA
La ringrazio ancora per la gentilezza e la disponibilità. Fra pochi giorni, dopo otto mesi di dieta rifarò la glicemia a diguno e l’ emoglobina glicata, ma sono completamente in panico: mi è stato detto che se la glicemia a digiuno fosse ancora al di sopra di 110 significherebbe evoluzione verso il diabete, così vivo quelle analisi come una specie di giorno senza ritorno, un giudizio universale dopo il quale potrei perdere per sempre la gioia della cena e del cibo: per me, soprattutto in questa fase della mia vita le cene sono un fattore di equilibrio fondamentale a livello psicologico quotidiano, un appuntamento essenziale nella mai giornata, anche se dallo scorso gennaio si sono ridotte e mortificate sia qualitativamente che quantitativamente, e già questo è motivo di soferrenza. Sono davvero preoccupato per quelle analisi !
Le porgo i miei più sentiti saluti !
RISPOSTA
Gentile Signore,
Scusi il ritardo dovuto a problemi informatici.
Come prima cosa le dico di stare sereno, non intravedo nulla di grave nei dati che riporta. Per ora è improbabile che abbia il diabete e se dovesse seguire un regime alimentare, le assicuro che non sarebbe così restrittivo. Sicuramente non perderebbe la gioia della cena e del cibo.
Mi pare di cogliere che lei è in uno stato elevato di apprensione e stress. Senza remore si rivolga ad un esperto di ansia o depressione (neurologo). Esistono cure efficaci che possono molto migliorare la qualità della vita.
Non esiti a contattarmi qualora avesse ancora bisogno di chiarimenti
Cordiali saluti
Dott. Carlo B Giorda