Il prediabete è reversibile?

    Pubblicato il: 22 Maggio 2018 Aggiornato il: 22 Maggio 2018

    DOMANDA

    Gentilissimo dottore,

    Ho 28 anni di cui gli ultimi 5-6 in stato clinico di obesità (1,74m e 130 kg). Tale situazione è dovuta alle cattive abitudini alimentari e alla sedentarietà totale (lavoro 10 ore al giorno davanti al computer).

    Dall’inizio di quest’anno ho deciso di modificare il mio stile di vita attraverso una costante attività fisica (1h di cyclette al giorno) e una modifica delle abitudini alimentari (mangio molto più sano ed non più dopo le 18, pur non seguendo una dieta drastica). Il risultato sono 14 kg in meno nel giro di 4 mesi e non mi fermerò finché non raggiungerò il peso forma.

    Ho ricevuto in regalo un glucometro (un prodotto valido venduto nelle farmacie) e ho deciso finalmente di usarlo in seguito a un pasto molto abbondante che ho fatto in “violazione” alla dieta (sono stato al compleanno di un amico). Il risultato, dopo 4 ore dalla consumazione, è stato di ben 145.

    La mattina, dopo 12 ore di digiuno, il test mi ha dato ben 104.

    Capisco quindi che mi trovo in uno stato clinico di prediabete, e ciò mi spaventa non poco visto che sono ancora giovane. In famiglia, le sorelle del nonno materno hanno sviluppato il diabete di tipo 2, per cui c’è anche questo fattore genetico che aumenta ulteriormente la mia preoccupazione.

    Sarei curioso di sapere se la fase prediabetica in cui mi trovo è reversibile e quindi il futuro rientro nei limiti normali di peso, una dieta più curata e l’attività fisica, potranno aiutarmi ad avere valori glicemici normali, o se, mi trovo in una fase che inevitabilmente mi porterà al diabete di tipo 2 e l’unica cosa che posso fare è rallentare il processo.

    La ringrazio molto per la preziosa risposta.

    RISPOSTA

    Gentilissimo,

    gli esami che lei riporta non permettono di affermare che lei è in una condizione di prediabete (le misurazioni con sangue capillare sono indicative ma non possono essere usate per diagnosi). Le consiglierei di eseguire un OGTT (curva da carico glicemico) e dirimere la questione. Comunque le anticipo già che la miglior cura preventiva che può fare (prediabete o meno) è continuare a perdere peso.

    Non esiti a contattarmi qualora avesse ancora bisogno di chiarimenti.

    Cordiali saluti

    Dott. Carlo B Giorda

    Carlo Bruno Giorda

    Carlo Bruno Giorda

    Direttore della struttura complessa di malattie metaboliche e diabetologia dell’ospedale Maggiore di Chieri, Asl 5 di Torino. Nato a Torino nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 per poi specializzarsi in medicina del lavoro nel 1984 e in endocrinologia nel 1991. Autore di oltre cento pubblicazioni sul diabete e sulle malattie metaboliche è […]
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