Incubi, difficoltà ad addormentarsi

    DOMANDA

    Gentile Dottoressa,
    sono una ragazza di 22 anni. Le scrivo per richiederle un consiglio circa delle problematiche legate al sonno. Ricordo che, da bambina, le mie notti erano popolate da incubi. Praticamente, ogni notte avevo degli incubi, a cui si associavano difficoltà nell’addormentarsi, estrema paura del buio, una forte angoscia serale, legata alla paura di andare a dormire nonché continui risvegli durante la notte. Il tema principale degli incubi era l’essere inseguita da qualcuno che voleva fare del male a me o alla mia famiglia.

    Inoltre, sempre durante l’infanzia, sono stata sonnambula e di frequente mi alzavo o parlavo nel sonno. Durante l’adolescenza credo che questi incubi siano scomparsi, o quanto meno non erano così frequenti come allora (capitavano periodi in cui si presentava una difficoltà nel dormire ma con una frequenza decisamente minore). Da un paio d’anni a questa parte, gli incubi e le difficoltà nell’addormentarsi sono nuovamente ricomparsi. Il sentimento predominante in questi incubi è, senza ombra di dubbio, una forte, schiacciante angoscia. Alcune volte, il sogno in sé non presenta nulla di terrificante o spaventoso, eppure è presente questo senso di angoscia, come se ci fosse una presenza o come se sapessi che sta per succedere qualcosa di imminente la quale tuttavia, non si manifesta perché mi sveglio improvvisamente. Un altro elemento caratteristico che accomuna questi incubi, e che probabilmente genera quel senso di angoscia anche quando non succede nulla di particolare, in quanto visto come un campanello d’allarme è il colore grigio. Tutto il sogno è sempre grigio, come se fosse un momento della giornata indefinito. In più, sempre negli ultimi anni, ho delle difficoltà a svegliarmi, e come se, una volta sveglia, improvvisamente cadessi in uno stato di sonno, senza che me ne renda conto. Quando questo accade, sogno di essere nella mia stanza, come se mi fossi svegliata, ma improvvisamente avverto la presenza di qualche entità e allora cerco di svegliarmi ma gli occhi sono troppo pesanti e non riesco ad aprirli.

    Mi sveglio (il cuore batte fortissimo e, nella maggior parte dei casi sono sudata) e subito sprofondo nel sonno, come se letteralmente ci cadessi dentro. Questo succede solo al momento del risveglio, e solitamente è preceduto da un rumore nelle orecchie che non saprei descrivere, come una sorta di ronzio, e da un senso di pesantezza alla testa. Durante la giornata sono stanca, non riposata e non riesco a concentrarmi sulle normali attività. Non uso né ho sospeso l’uso di farmaci che potrebbero porsi alla base di un sonno disturbato, non faccio uso di droghe né di altre sostanze e non è successo alcun avvenimento recente, o passato, che possa essere in qualche modo una fonte ansiogena e spiegare così le difficoltà nell’addormentarsi o i sogni con l’angoscia.
    Dato tutto questo, vorrei sapere se, secondo lei, questa sorta di insonnia possa essere collegata a qualche forma di malessere psicologico sottostante oppure se possano essere altre le cause in grado di spiegare quanto descritto, e cosa fare per migliorare la qualità del sonno.

    RISPOSTA

    Gentile ragazza,
    lei riferisce una storia di sonno disturbato (con paura di andare a dormire, incubi risvegli ed episodi sonnambulici) fin da quando era piccola. Certamente le parasonnie (incubi e sonnambulismo) possono avere un origine famigliare e quindi predisporla alla loro ricomparsa in momenti di particolare pressione psicologica. E’ possibile che in questi ultimi due anni vi sia stato qualche evento o situazione di stress che abbia fatto riemergere i problemi di sonno, per i quali lei appare già predisposta. Inoltre i contenuti degli incubi che lei riferisce avere attualmente sono di tipo angoscioso e di tenore cupo. A questi si aggiungono le difficoltà di risveglio e i sintomi somatici che lei descrive.
    Le consiglierei senz’altro di approfondire sul piano psicologico se vi possano essere delle cause o delle concause a lei anche poco evidenti che possano associarsi alla scarsa qualità del sonno che lei descrive e che le inficia ovviamente anche il suo funzionamento diurno (con sensazioni di stanchezza e difficoltà di concentrazione).

    Alessandra Devoto

    Alessandra Devoto

    TRATTAMENTO PSICOLOGICO DEI DISTURBI DEL SONNO. Psicologa, esperta in medicina del sonno dell”Associazione italiana di medicina del sonno (Aims). Nata a Roma nel 1964, laurea in psicologia all’Università La Sapienza nel 1989 e poi specializzazione nella valutazione e nel trattamento psicologico dei disturbi del sonno. Docente alla facoltà di medicina dell’Università La Sapienza e all’Istituto […]
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