DOMANDA
Gentile Dottoressa, mio figlio di quasi 9 anni l’altra notte mi ha fatto spaventare per un suo comportamento un po’ strano nel cuore della notte:
praticamente mentre dormiva, si e’ alzato dal letto con in mano il suo cuscino e chiacchierando ha aperto la porta della zona notte chiusa a chiave, e’ sceso per le scale, fino ad andare al piano di sotto, sedendosi sul divano della cucina.
Mio marito che ci andava dietro senza disturbarlo gli ha detto ma che fai qui? Lui ha risposto niente saliamo a dormire, evidentemente lì era tornato in se’ stesso.
Cosa e’ potuto succedere, e’ un sonnambulo e devo starci attenta? Eventualmente se lo fosse, quale atteggiamento dovremmo usare se si dovesse verificare di nuovo?Prementto che di notte lui mentre dorme chiacchiera qualche volta (sonniloquio)? e che io mamma chiacchieravo e chiacchiero tutt’ora di notte anche se la cosa a distanza di tempo si e’ un po’ diradata.grazie
RISPOSTA
Gentile Signora,
l’episodio che lei riferisce di suo figlio si annovera molto probabilmente nell’ambito delle parasonnie (sonniloquio, sonnambulismo), cioè quei problemi minori associati al sonno che non comportano difficoltà di inizio e mantenimento del sonno clinicamente rilevanti e in quanto tali non sono preoccupanti per il benessere del bambino. Questi problemi hanno in genere un’origine famigliare, che corrisponde al fatto che anche lei parla nel sonno, possono essere più frequenti in periodi di maggiore pressione o stress per il bambino, che in caso conviene cercare di ridurre, ma nella maggior parte dei casi hanno una remissione spontanea con la crescita.
Tipicamente sonnoliquio ed episodi di sonnambulismo si svolgono nella prima parte della notte, cioè durante il sonno profondo e per questo non è il caso di svegliare bruscamente il bambino, ma eventualmente riaccompagnarlo dolcemente a letto, senza calcare molto l’accento sull’accaduto anche il giorno dopo dal momento che, data la fase di sonno in cui si svolge, molto probabilmente non lo ricorda. Per questo tali episodi non hanno niente a che fare con gli incubi (sogni angosciosi) di cui si ha ricordo e che si presentano tipicamente nella seconda parte della notte durante il sonno REM. In caso di sonnambulismo la principale precauzione da prendere è quella di rendere l’ambiente dove dorme il bambino il più confortevole possibile e con il minor numero di ostacoli, in modo che durante gli eventuali episodi non si faccia male.