DOMANDA
buongiorno,
sono un macchinista di trenitalia da circa 34 anni, ho 54 anni e svolgo tale attivita’ con orari sbagliati sia nell’alimentazione e nell’addormentamento.
mi capita da un po’ di tempo che quando mi devo svegliare alle 2 o 3 di notte per lavoro, il giorno seguente di riposo o quando sono libero dal servizio ,mi sveglio in piena notte dopo aver fatto 4 o 5 ore di sonno , e non riesco piu’ a dormire.
il secondo sonno lo prendo dopo 2 0 3 ore di veglia.
cosa mi consiglia
le rammento che cambiare lavoro non e’ possibile.
la ringrazio anticipatamente
RISPOSTA
Caro Signore,
purtroppo il lavoro a turni è un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi del sonno, perché l’organismo si abitua nel bene o nel male a orari e ritmi che non sono del tutto consoni. E’ quindi possibile che proprio le notti dopo il turno notturno in cui potrebbe recuperare, lei abbia una sorta di “risveglio condizionato” al turno a cui si è adattato. Se le è possibile e non vi sono altri problemi di ordine psicologico sottostanti (disagi associati a ansia o depressione che le consiglierei comunque di valutare) le suggerirei di provare ad andare a letto un po’ più tardi la sera dopo il turno in modo da aumentare la pressione verso il sonno e la sua continuità notturna; oppure nel caso la sonnolenza diurna sia eccessiva per ritardare l’orario di disposizione a letto la sera post-turno, le consiglio di eliminare eventuali sonnellini diurni prolungati in modo da arrivare al sonno notturno con la propensione al riposo ancora intensa. Infine se questi accorgimenti non funzionassero: alzarsi dal letto dopo il risveglio notturno e svolgere attività rilassanti ed eventualmente una tecnica di rilassamento fino al ritorno spontaneo del sonno piuttosto che rimanere a letto sforzandosi a tutti costi di dormire.