DOMANDA
Gentile dottoressa,
le scrivo perché soffro di insonnia cronica. Il problema ha iniziato a presentarsi 9 anni fa, quando mi sono ammalata di anoressia, ho iniziato a non dormire a causa dei pensieri ossessivi che riguardavano cibo/fame/calorie. Sono stata ricoverata 7 mesi in ospedale, per riprendere peso, e poi ho seguito per altri 3 anni una terapia cognitivo comportamentale, fino ad uscire completamente dal problema dca.
Il problema dell’insonnia, però, è rimasto. In questi anni, con i medici che mi seguivano ho provato varie terapie farmacologiche (tranquirit, rivotril, atarax, stilnox, talofen … ) ma sembra che su di me non abbiano effetto se non in rare occasioni. Negli ultimi anni sto usando sonirem, a dosi che variano dalle 10 alle 30 gocce per notte, e questo è stato l’unico medicinale che mi ha aiutata ad indurre il sonno, dopo circa 1 o 2 ore dall’assunzione.
Ma ultimamente, dato il lungo periodo di utilizzo, non sento più alcun effetto nemmeno da parte del Sonirem.
Il mio problema è duplice, riguarda sia l’induzione del sonno (a volte passo dalle 10 di sera alle 3 di notte ad attendere di addormentarmi,girandomi nel letto), sia il mentenimento dello stesso ( in media riesco a dormire per 3-4 ore di seguito, certamente non più 5 max 6 nelle notti migliori).
Mi sento SEMPRE fisicamente spossata e mentalmente stanca, la mattina non riesco ad alzarmi dal letto (non a svegliarmi – sono quasi sempre in dormiveglia – bensì proprio ad alzarmi) , questa difficoltà nel dormire mi sta rovinando la vita, perché spesso non riesco ad affrontare le semplici incombenze quotidiane, come stare in ufficio, o , ancora peggio, rinuncio alle occasioni sociali perché faccio fatica a sentirmi bene a sufficienza. Dormo tra le 3 e le 6 ore scarse da anni ormai. Non soffro di ansia, e non mi sento particolarmente preoccupata per nulla (se non per il “decadimento psicofisico” dovuto all’insonnia); non credo di avere pensieri ostativi al sonno… eppure non dormo, o meglio, non riesco mai a riposare davvero.
La ringrazio per la pazienza nel leggere, spero vivamente in un suo consiglio.
Grazie
RISPOSTA
Gentilissima,
Dca e Disturbo di insonnia sono spesso comorbide e i problemi di sonno di cui soffre ora potrebbero essere un “retaggio” psicologico del periodo di malattia trascorso e ora superato. Se ha fronteggiato il Dca potrà senz’altro afforntare con successo anche l’insonnia. E’ possibile che abbia sviluppato tolleranza al Sonirem, che, come tutti i farmaci ipnoinduenti, va incontro a questo problema dopo un uso prolungato nel caso delle insonnie persistenti. Perciò una terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I) di tipo psicologico, che prevede una fase di valutazione approfondita del problema di sonno e mira a disinnescare fattori di manteimento di una scarsa qualità del sonno, potrebbe probabilmente fare al suo caso.
Il mio consiglio è di rivolgersi al Centro di Medicina del Sonno dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS) più vicino a dove abita (sonnmed.it) e cercare un’aiuto specialistico in questo senso.