Intestino irritabile

    Pubblicato il: 4 Giugno 2013 Aggiornato il: 4 Giugno 2013

    DOMANDA

    buongiorno dottore, mi chiamo Emma e ho 35 anni.
    da diversi anni soffro con l’intestino irritabile, con prevalenza a diarrea, nel 2006 mi hanno ricoverata per una gastrenterite, e da allora, come non mai ho iiziato il mio lungo calvario che permane nonostante siano trascorsi diversi anni.
    ho eseguito colonoscopia nelle quali una volta hanno riscontrato un’ulcera eosinofila ma riassorbita successivamente..analisi del dna con la presenza di un solo allele b1 0302, nel 2007 e nel 2010 gastroscopia con il seguente esito: mucosa 2 porzione duodenale con plike di Kechring ridotte. scallopping delle pliche. Esame istologico: villi normoconformati e in sede infiltrato flogistico cronico di grado lieve a componente eosinofila. infiltrato intraepiteliale <25/100 cellule epiteliali.
    DA ALLORA NON HO PIù ESEGUITO ALCUN ESAME.
    Arrivo al punto da 1 mese e 20 giorni non mi alimento più con il grano, bensì come se fossi una celiaca vera e propria. Ho fatto un controllo gastrenterologico con un gASTROENT. IL QUALE MI HA SEMPLICEMENTE diagnosticato e detto che sono una gluten sensitive…
    in parole povero alcun riconoscimento…però io sono passata da 1 mese e mezzo da 45 kg a quasi 48…quindi?
    il medico non mi ha detto null’altro…è corretto? lei cosa ne pensa? cordiali saluti …

    RISPOSTA

    IL fatto che lei sia cresciuta di peso significa che il suo intestino (al di là dei sintomi) permette l’assorbimento dei nutrienti, almeno quelli energetici. Non Ho compreso se ha già effettuato i test sierologici per la celiachia (EMA,antitranglutaminasi..). Se cosi fosse, la celiachia potrebbe essere ragionevolmente esclusa. Quanto alla sensibilità al glutine, l’unico test attualmente disponibile è quello di ‘provare’ a togliere il glutine (o comunque a ridurne l’uso) e confermare o escludere un possibile miglioramento conseguente.. Comunque anche altri alimenti possono essere responsabili dei suoi disturbi..per questo occorre essere seguita da uno specialista nelle fasi di ‘dieta di esclusione’ e ‘dieta di reintroduzione”. Se questo non bastasse e la sintomatologia di ‘colon irritabile’ dovesse continuare, è bene fare altri test (breath test..) o un eventuale colonscopia di esclusione. Quindi comunque è importante farsi seguire da un bravo professionista..Auguri

    Giacinto Miggiano

    Giacinto Miggiano

    ESPERTO IN BIOCHIMICA DELLA NUTRIZIONE. Professore di biochimica della nutrizione all’università Cattolica di Roma. Classe 1951, è specialista in gastroenterologia. Dal 1985 è professore di biochimica della nutrizione e di scienza dell’alimentazione nella facoltà di medicina dell’università Cattolica di Roma e direttore del Centro di ricerche in nutrizione umana del medesimo ateneo. È inoltre primario […]
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