ipercolesterolomia

    DOMANDA

    gent. dr.ssa Bollo
    sono affetto da ipercolesterolomia tipo endogeno (da circa 15 anni, ho 43 anni), ma l’abitudine della vita può influire, non quella alimentare che è regolare: carne 2-3 volte al mese, carboidrati come pasta 1 volta al dì (max 100 gr) e pane cucinato in ambito domestico con olio di oliva extravergine 1 volta al dì (max 150 gr), molta verdura e frutta, latte 400 ml a colazione, dolci raramente, alcolici quasi mai, formaggio poco stagionato preferibilmente mozzarelle ma al massimo 1 volta alla settimana da 125 gr, burro mai, olio di oliva extravergine per cucinare e condire, 2 uova alla settimana come massimo – non fumo – mi riferisco piuttosto a quella sportiva.
    Recentemente mi sono dovuto fermare per circa 5 mesi nella pratica sportiva che praticavo tutti i giorni esclusa la domenica per almeno 2 ore al giorno, sport intensi perché si tratta di arti marziali.
    Durante l’attività fisica avevo questi valori: col. totale 241 mg/dl, HDL 67 mg/dl, LDL 153 mg/dl, trigl. 96 mg/dl (aprile 2011).
    Mentre nel periodo della sospensione dell’attività fisica i valori erano i seguenti: col. totale 281 mg/dl, HDL 68 mg/dl, LDL 202 mg/dl, trigl. 112 mg/dl (dicembre 2011).
    Durante l’inattività ho assunto regolarmente per 3 mesi redulip e per 5 mesi cardio 3 che ha preceduto di 2 mesi, poi l’assunzione è stata contemporanea fino al loro termine che è occorso nel mese scorso di novembre.
    Le chiedo un parere e un consiglio per la cura.
    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Gentile lettore, non posso far altro che confermarle l’adeguatezza qualitativa della sua dieta, aggiungendo che se volesse migliorarla ulteriormente potrebbe consumare pasta e pane di tipo integrale, legumi 2-3 volte alla settimana e pesce (ideale il pesce azzurro) almeno 2 volte alla settimana. Mentre per quel che concerne l’aspetto farmacologico le consiglio di rivolgersi al medico che la segue e che, conoscendo il suo caso, può valutare opportunamente il significato dell’andamento degli esami ematochimici e impostare la terapia. Cordialmente

    Patrizia Bollo

    Dietista, Professore a contratto dell’Università degli Studi di Milano, dove insegna “Comportamento alimentare delle popolazioni” presso il Dipartimento di Bioscienze, nello stesso ateneo conduce anche seminari di cucina dietetica. Ha lavorato presso ospedali e aziende sanitarie, occupandosi di nutrizione clinica e prevenzione. Autrice di molti testi divulgativi di dietetica applicata. Esercita come libero professionista a […]
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