DOMANDA
Buongiorno.Sono da anni in cura(si fa per dire….)presso la diabetologia del e chiedo a lei se cortesemente può fornirmi risposte mai datemi per la estrema frettolosità dei medici. Ho 76 anni, peso 59 kg. x 177 alt. , glicate 6.5, basali tra 95 e 110 (a domicilio), madre insulino dipendente , Ora le chiedo: un medico mi prescrisse repaglinide al pasto serale, ma alla visita successivamantengo buon grado di attività e sono reputato in “ottimo compenso”con la sola dieta, assai rigorosa. Però se esulo dagli schemi dietetici impostimi, specie a due ore inizio cena , ho glicemie tra 150-190, che tornano a valori nella norma (intorno ai 140) dopo appena mezz’ora . Per contro , nella camminata si presentano talvolta lievi ipoglicemie ( a 70 già accuso tremori e sudorazioni). Tenga presente che gia in età giovanile accusavo tali sintomi, ma al tempo non si sapeva nulla di diabete Un medico mi prescrisse due anni fa Repaglinide 0.5 da assumere a cena, mentre un’altro mi consigliò di usarla solo al bisogno in quanto “spreme” il pancreas. Ora le chiedo: Può la causa essere un ritardo di secrezione insulinica più che resistenza cellulare? Inoltre, pensa che con tale andamento io sia abbastanza protetto dalle complicanze che purtroppo ho ben conosciuto in mia madre? Grazie dottore per la sua cortesia. Vittorio
RISPOSTA
Gentilissimo,
considerando la sua età, il peso ben controllato, il compenso glicemico complessivo molto buono (HbA1c 6,5% è un risultato ottimo) lascerei tutto così. Non sono necessarie terapie con farmaci e non farei neppure controlli con stix glicemici: basta un’emoglobina glicata ogni 4-6 mesi. Controlli anche pressione e colesterolo. Se tende “avvertire” valori bassi di glicemie quando fa camminate, le consiglio il più semplice dei rimedi: mangi 2 grissini/crackers, pezzo di pane 15-20 minuti prima.
Non esiti a contattarmi qualora avesse ancora bisogno di chiarimenti.
Cordiali saluti
Dott. Carlo B Giorda