DOMANDA
Buonasera Dott.ssa,
Ho 28 anni e svolgo da 8 anni un lavoro articolato su turni (h24).
Questo mi porta ad avere dei ritmi sonno-veglia sballati e a prender sonno generalmente intorno alle 2/3 di notte..
Questa situazione si aggrava prima del turno mattutino (sveglia alle 04.30) dove arrivo a rimanere anche 24 ore senza dormire se non riesco a chiuder occhio la notte.
Ho provato con la melatonina ma non sono riuscita ad ottenere buoni risultati.
Ultimamente ho anche notato un aumento di ansia/agitazione nei momenti di maggiore stanchezza, sintomi che si presentano senza motivazioni apparenti.
Può darmi qualche consiglio su come gestire al meglio questa situazione?
La ringrazio
Saluti
RISPOSTA
Buonasera, in effetti il lavoro a turni determina necessariamente dei ritmi sonno-veglia non allineati agli orari sociali (24-8) e può essere, a lungo andare, un fattore di rischio per lo sviluppo di problemi di sonno e sonnolenza in orari non consoni. Nel caso specifico del turno mattutino, di cui parla, le consiglierei per affrontarlo di cercare di sfruttare al meglio le occasioni di sonno del giorno precedente o svolgendo un sonnellino diurno preventivo durante la giornata precedente la notte in cui si sveglia presto oppure svegliandosi più tardi addirittura la mattina della notte precedente a quella in cui si dovrà alzare presto. Ovviamente tutto questo se le è possibile date le condizioni di lavoro. Altrimenti sarebbe salutare richiedere almeno una giornata di riposo dal lavoro dopo il turno mattutino, in cui recuperare il “debito” di sonno che tende ad accumulare.
