Perfezionismo e limite funzionale

    Pubblicato il: 10 Novembre 2011 Aggiornato il: 10 Novembre 2011

    DOMANDA

    Gentile dottoressa,
    le scrivo per chiederle un’opinione in merito alla mia situazione.
    Sono un nuotatore 22enne, di buon livello (ho nuotato per due anni in una squadra professionistica) che nelle ultime stagioni si è dovuto confrontare con le proprie insicurezze e alla mancanza di autostima. Sono una persona con una personalità tendente al perfezionismo, sono meticoloso negli allenamenti, meticoloso nell’organizzare il mio tempo, cerco di ottimizzare sempre tutto ciò che faccio e chiedo sempre il 101% da me stesso, spesso senza accettare compromessi. Purtroppo temo si sia venuta a creare una situazione complicata. Voglio tenere tutto sotto controllo, ho uno schema in mente di come deve andare la giornata e se così non è ho la sensazione di perdere il controllo. Evidentemente la mia personalità (molto più fragile di quello che sembra) mi ha portato ad un problema: sono dimagrito troppo e continuo a vedermi inadeguato. Sono arrivato al punto di notare che ci sono dei limiti funzionali, come lei sa il nuoto richiede molte energie che a me sono venute a mancare. Spesso il pensiero di cosa mangio e cosa mangerò mi assilla: se ho allenamento faccio calcoli su cosa mangiare, quando non mi alleno pure…insomma, non sto bene! Sto cercando di reagire relativizzando il tutto, cerco di convincermi che ho una visione distorta delle cose, che lo sport è solo sport, che deve essere una gioia e non una fonte così grande di stress.
    Lei cosa ne pensa? Ha qualche consiglio da darmi?
    Grazie!!!

    RISPOSTA

    Caro lettore,

    la tua difficile situazione non è purtroppo infrequente. Lo sport agonistico in generale – quello individuale in modo particolare – richiede sempre più precocità ed esaserazioni. Il rigore della disciplina tende a diventare ossessione, le pressioni sembrano destinate a non avere vie di uscita. Non mi dici se sei uno studente, se lavori o sei totalmente dedito al nuoto. Ugualmente non conosco la città dove abiti, la squadra in cui nuoti e lo staff tecnico che ti segue. Percepisco dalle tue parole che sei di ottimo livello, ma non sono a conoscenza dei tuoi obiettivi agonistici. Mi sento di consigliarti di ricercare un aiuto psicologico. Se vorrai rispondermi potrò – credo – meglio indirizzarti a chi ti potrà seguire in maniera seria ed efficace. In bocca al lupo.

    Marisa Muzio

    Marisa Muzio

    Marisa Muzio

    PSICOLOGA DELLO SPORT Da atleta ha fatto parte della squadra nazionale di nuoto. Psicologa, ha affiancato all’insegnamento e alla ricerca universitaria, l’attività professionale nell’ambito della psicologia dello sport e delle organizzazioni. Mental trainer di squadre nazionali e di atleti di alto livello, è stata nominata “Psicologa dell’anno 2008” per i successi professionali ai Giochi olimpici […]
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