pratica del training autogeno

    Pubblicato il: 4 Luglio 2013 Aggiornato il: 4 Luglio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno,
    ho 35 anni e 2 anni fà quando ero in un’altra città imparai la tecnica del training autogeno.
    Quando lo faccio ,nonostante siano passati 2 anni di pratica, la mia mente spesso vaga su altre cose e mi chiedevo se ciò rientra nella normalità e se posso fare qualcosa per ovviare a questa cosa.

    Un’altra cosa che mi succede è che appena inizio a farlo quasi sempre vado in dormi veglia o mi addormento così alla fine l’esercizio non dura più 20 minuti ma 40 tra “pennichella” e t.a. , cosa poter fare anche qui?
    Grazie

    RISPOSTA

    Buongiorno,

    La “mente che vaga” è una delle caratteristiche nella pratica del training autogeno, che provoca uno stato di rilassamento e di abbandono del controllo. Quindi, assolutamente corretto.

    Per risponderle al secondo quesito, le posso dire che – proprio per gli effetti rilassanti derivati da questa pratica – il fatto di cadere in uno stato di dormiveglia è assolutamente comune.

    Cordiali saluti,

    Marisa Muzio

    Marisa Muzio

    Marisa Muzio

    PSICOLOGA DELLO SPORT Da atleta ha fatto parte della squadra nazionale di nuoto. Psicologa, ha affiancato all’insegnamento e alla ricerca universitaria, l’attività professionale nell’ambito della psicologia dello sport e delle organizzazioni. Mental trainer di squadre nazionali e di atleti di alto livello, è stata nominata “Psicologa dell’anno 2008” per i successi professionali ai Giochi olimpici […]
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