DOMANDA
Buon giorno,
Sono una donna di 44 anni, con un trascorso da obesa in età adolescenziale (fino ai 17 anni). Dopo il dimagrimento in cui ho perso 38 kg in pochi mesi, nei normali esami di routine ho sempre avuto i valori della glicemia a digiuno nella norma, 95-97, alcune volte ho fatto il test non a digiuno e i valori erano intorno a 102-105. Avendo ripreso peso senza una motivazione evidente (vivo perennemente a dieta e faccio attività fisica), sono andata da un endocrinologo che, fra i vari esami, mi ha prescritto di eseguire la curva da carico. Con mia grande sorpresa i valori sono stati: glicemia basale 83 a 60′ glicemia 184 e a 120′ glicemia 180. Io in realtà ho letto il valore del glucometro portatile che usano alla fine del test e questo era a 120′ pari a 220 di glicemia, ma nell’esito ufficiale registrano quella ematica. L’endocrinologo mi ha detto che non sono diabetica ma di avere molte probabilità di diventare diabetica. Cosa mi consiglia oltre ovviamente a seguire una dieta appropriata e a fare movimento, è necessaria una cura di tipo farmacologico?
RISPOSTA
Gentile Signora,
la curva da carico che lei riporta è diagnostica per una ipotolleranza glicidica (in inglese IGT, impaired glucose tolerance). Non si tratta di diabete, ma di una condizione (non una malattia) in cui si evidenzia che il pancreas “fa fatica” a produrre l’insulina necessaria.
La miglior cura è fare quello che sta già facendo: perdere peso ed essere attivi fisicamente. Utile non fumare e controllare la pressione arteriosa, il colesterolo e i trigliceridi.
Per l’IGT non è necessario prendere farmaci (che invece sono da prendere, se necessari, per gli altri fattori di rischio).
Non esiti a contattarmi qualora avesse ancora bisogno di chiarimenti.
Cordiali saluti
Dott. Carlo B Giorda