Problemi di insonnia

    Pubblicato il: 23 Febbraio 2010 Aggiornato il: 23 Febbraio 2010

    DOMANDA

    Gentile D.ssa,
    avrei da porLe delle domande in merito alla mia difficoltà di mantenere costante e regolare il ritmo veglia-sonno. Le spiego la mia situazione: da un po’ di tempo, con esattezza da agosto vivo una situazione di alti e bassi. ci sono notti in cui faccio molta fatica ad addormentarmi( consideri che io vado a letto alle 22.30 circa e tante volte prendo sonno intorno alle 03.00), notti in cui mi sveglio di soprassalto dopo aver dormito per 15 o 30 minuti, e notti in cui la mia “sveglia biologica” suona alle 03.30 o alle 04.00.
    Ho parlato con il mio medico del problema mi ha prescritto la somministrazione per un paio di settimane di alprazolam , consigliandomi vivamente di non interrompere in maniera brusca la terapia. in effetti ha sortito gli effetti sperati, ma da un mesetto il problema si è ripresentato e con lui la mia ansia legata alla paura di non dormire. Ho provato anche con la psicoterapia, ma purtroppo è una spesa che non posso affrontare con cadenza mensile.
    Ho 30 anni lavoro come insegnante, sono fidanzata e vivo fuori dalla mia regione.
    La ringrazio e confido in una sua risposta.

    RISPOSTA

    Gent.le Sig.ra,
    dalla descrizione dei suoi disturbi sonno-correlati potrebbe trattarsi di un problema di insonnia mista (sia con difficoltà di inizio che di mantenimento del sonno), persistente perché dura ormai da qualche mese. Tuttavia per capire meglio il suo problema di sonno andrebbe effettuata una valutazione specialistica, focalizzata innanizittutto sui motivi che lo hanno innescato e lo mantengono nel tempo. Per esempio, è successo qualcosa che abbia cambiato il suo stile di vita, il suo stato d’animo o il suo umore intorno ad agosto?
    Inoltre, è assolutamente corretta l’indicazione del suo medico di dismettere il farmaco benzodiazepinico in modo graduale, ma è altrettanto chiaro che se non si affrontano le cause che mantengono nel tempo il problema di sonno è difficile che l’insonnia abbia una remissione spontanea. Infine, la psicoterapia nella sua accezione più classica, centrata sul lavoro sulla persona, potrebbe non essere necessaria nel suo caso. La terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia, come intervento breve e focalizzato sul problema di sonno potrebbe essere più indicata e sostenibile. Ma anche in questo caso ne andrebbe valutata l’applicabilità al suo caso.

    Alessandra Devoto

    Alessandra Devoto

    TRATTAMENTO PSICOLOGICO DEI DISTURBI DEL SONNO. Psicologa, esperta in medicina del sonno dell”Associazione italiana di medicina del sonno (Aims). Nata a Roma nel 1964, laurea in psicologia all’Università La Sapienza nel 1989 e poi specializzazione nella valutazione e nel trattamento psicologico dei disturbi del sonno. Docente alla facoltà di medicina dell’Università La Sapienza e all’Istituto […]
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