Progesterone ed impianto

    Pubblicato il: 26 Luglio 2013 Aggiornato il: 26 Luglio 2013

    DOMANDA

    Gentile dott brancati sto assumendo progesterone per 10 gg a partire dall ovulazione per facilitare l impianto dell’embrione in seguito ad episodio di gravidanza biochimica pregressa!mi chiedo se si presume che queste gravidanze biochimiche hanno come causa gravi malformazioni genetiche e si interrompono presto senza necessità di raschiamento , potrebbe l’uso del progesterone far impiantare un embrione malformato e quindi col rischio di un aborto magari a settimane di gestazione avanzate,che invece senza progesterone sarebbe stato eliminato subito?grazie

    RISPOSTA

    gentile signora

    lei esprime un concetto giusto: la natura si “disfa” di alcuni prodotti del concepimento molto precocemente ad esempio quando il numero dei cromosomi non è corretto (es. aneuploidie-poliploidie) e questo è piuttosto comune, correla tra l’altro linearmente con l’età della donna nel senso che aumenta con l’età, ed è considerato un fenomeno fisiologico entro certi limiti.

    l’aborto spontaneo del primo trimestre (quindi le rispondo anche rispetto all’epoca molto precoce in cui preferenzialmente questo avviene), nel quale questo tipo di anomalie incidono per oltre il 50%, non è di fatti da considerarsi una patologia, se non in forma ricorrente oltre i 3 eventi.

    lei consideri che ad esempio nella monosomia X (un aneuploidia appunto in cui manca uno dei due cromosomi X in una femmina) solo meno dell’1% dei concepimenti giunge alla nascita, anche se le conseguenze cliniche non sono poi particolarmente gravi in queste donne.

    da quanto sopra si potrebbe dire che “tenere su” una gravidanza a tutti i costi può rientrare in questo ragionamento ma questo non significa naturalmente che alcune terapie (come quella che mi cita) non siano da fare ovvero che sono controindicate. poiché questa non è la sede per entrare nello specifico dell’indicazione/controindicazione di terapie mediche, rimando per questo al ginecologo curante. di certo non vi è associazione nota con malformazioni considerato l’ampio uso del farmaco in gravidanza.

    le sue domande sono buon argomento di consulenza/visita genetica presso l’ambulatorio di un medico, specialista in genetica medica.

    con i migliori auguri

    Francesco Brancati

    Francesco Brancati

    Francesco Brancati

    Professore di genetica medica all’università de L’Aquila. Medico Genetista, visito in ambulatorio per consulenza riproduttive di coppie, rischi familiari per patologie genetiche, diagnosi prenatale, diagnosi di malattie rare. Nato a Roma nel 1974, si è laureato all’Università Tor Vergata di Roma e si è specializzato in genetica medica alla Sapienza.
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