DOMANDA
Gentile professore Giorda,
scrivo per mia madre (anno di nascita, 1956).
Ha una sindrome metabolica: prediabete con glucosio a 109, ipo HDL 31,8 , iperuricemia acido urico 8,4 e ipertensione di grado lieve.
E in terapia con Micardis, Nebilox, da una settimana con Fulcosupra per trigliceridi alti.
Chiedo due consigli:
I beta bloccanti sembrano peggiorare l’insulina, ma lo studio Gemini conferma che il Carvedilolo non ha peggiorato il profilo glicometabolico. Vorrei sapere se è consigliabile proseguire con il nebivololo o passare al carvedilolo ?
Per ridurre il glucosio, nella SM è più efficace il Telmisartan o il Losartan (studio Life) che ha prescritto recentemente il medico dopo che l’ acido urico si è alzato ?
(sembra che il Lortaan riduce maggiormente la glicemia e l’ iperuricemia)
Grazie.
RISPOSTA
Gentilissimo,
l’impatto che i betabloccanti hanno sulla secrezione insulinica è reale ma è, sul piano pratico, trascurabile. Il Carvedilolo, come suggerisce lei, sarebbe una scelta ottima ma essendo già in uso il nebivololo non c’è ragione di cambiare. Le differenze di azione Telmisartan e Losartan sono davvero poco rilevanti e non meritano cambi di terapia. Lascerei il Losartan che ha molti studi a suo favore e che controlla, in parte, l’uricemia elevata.
Non esiti a contattarmi qualora avesse ancora bisogno di chiarimenti.
Cordiali saluti
Dott. Carlo B Giorda