DOMANDA
Gentilissimi dottori, volevo chiedere delle informazioni sulla situazione di mio padre.
Mio padre ha 77 anni, e da circa 10 anni ha un’iperglicemia a digiuno oscillante tra i 112 e 120; la glicemia a digiuno a volte è stata riscontrata anche con valori di 105-107. Abbiamo provato a misurare la glicemia 2 ore dopo il pranzo ed è risultata a 130-140 e con il tempo ha seguito una dieta limitando zuccheri e carboidrati.
Siccome da un’ecodoppler alle carotidi sono emerse delle placche al 40% ad entrambi i lati, 5 mesi fa il medico curante gli ha prescritto Atorvastatina 40 mg per 3 mesi 1 cp la sera, mentre sono 2 mesi che ne prende 1 cp da 20 mg la sera. Insieme alle analisi del controllo del colesterolo ho consigliato a mio padre di ripetere la glicemia che a digiuno è risultata a 132, le preciso che prima di iniziare la terapia con statine la glicemia era a 112. Tutti i valori: transaminasi, trigliceridi, LDL, HDL, COL TOT, CPK sono nella norma tranne la glicemia. E’ probabile che questo farmaco gli abbia fatto così innalzare la glicemia, cioè che gli abbia procurato il diabete?
Che consiglio potete dargli?
RISPOSTA
Gentilissimo,
l’ultima glicemia di suo padre è diagnostica per diabete di tipo 2 (se confermata da un altro valore), mentre prima presentava valori di alterata glicemia a digiuno, ovvero una situazione di rischio ma non vero diabete di tipo 2. Tenga presente che molti soggetti che sviluppano aterosclerosi e placche, oltre al colesterolo e la pressione alta, hanno alterazioni della glicemia se non già il diabete di tipo 2. Pertanto, anche se è vero che le statine possono aumentare la glicemia, sono più propenso a credere che sia la situazione generale di aterosclerosi. Il miglior consiglio che posso darle è continuare a tenere basso il colesterolo LDL, confermando la atorvastatina, tenere la pressione non più di 135/85 e cercare di mantenere il peso corporeo nei limiti. Può essere utile, ma senza ossessioni, ridurre al minimo dolci e ogni fonte di zucchero a rapido assorbimento e fare un po’ di attività fisica.
Non esiti a contattarmi qualora avesse ancora bisogno di chiarimenti.
Cordiali saluti
Dott. Carlo B Giorda