DOMANDA
Ho 32 anni e da 6 soffro di disturbi del sonno. Il problema maggiore che non mi ha mai abbandonato sono i numerosi microrisvegli notturni,da un minimo di 3 fino a 8-10 durante 8 ore di sonno. Ogni tanto ho anche qualche difficoltà ad addormentarmi. 6 anni fa tutto è iniziato a causa di stress da esami ed è continuato anche dopo la laurea (nel 2005) a causa di rumori notturni. Poi, eliminati i rumori, una lieve depressione non ha sicuramente giovato. Ho provato gocce, melatonina, ma funzionano per poco tempo poi peggiorano la situazione. Non prendo mai caffè e non ho mai fumato. Ho provato a dormire di più la mattina (lavoro part time), il primo mese mi sentivo più riposato ma poi mi sono abituato e la mattina mi sento stanco anche dopo molte ore di sonno. Adesso nonostante tutte le cause iniziali siano scomparse, i disturbi non scompaiono. Il mio corpo forse si è abituato al sonno frammentato? L’ultima volta che ricordo di aver dormito tutta la notte risale al 2003. Mi puo’ aiutare?
RISPOSTA
La frammentazione del sonno con frequenti risvegli notturni brevi può dipendere da vari fattori di ordine medico (per esempio problemi respiratori nel sonno) o psicologico (per esempio umore depresso, ansia) che andrebbero valutati approfonditamente per capire quale è oggi la causa principale della sua insonnia, dopo sei anni dal suo esordio. Spesso i problemi di insonnia iniziano a causa di eventi stressanti, come nel suo caso per gli esami, ma possono poi assumere un andamento autonomo che non ha più molto a che vedere con lo stress originario. Si possono invece instaurare abitudini compensative che non sempre sono funzionali al sonno. Ad esempio, allungare il tempo di sonno la mattina non è consigliabile perché rende ancora meno compatto il suo sonno, già frammentario. Semmai può essere utile una strategia comportamentale complementare definita di “restrizione del sonno” che potrebbe ridare propulsione e forza al suo sonno. Si tratta di una sorta di dieta del sonno che controllata e seguita da uno specialista può dare in alcuni casi buoni risultati.
Le consiglierei di rivolgersi al più vicino Centro di Medicina del Sonno AIMS (http://www.sonnomed.it), come ad esempio quello di Pisa, per un’accurata valutazione del suo attuale problema di insonnia e la possibilità di essere eventualmente supportato con tecniche comporatamentali come quella a cui le accennavo.