sospetta gastrite cronica

    DOMANDA

    Gentile Professore,
    mi è stata sospettata una lieve gastrite cronica e mi chiedevo dopo quanto tempo e in che quantità si potesse inserire gli alimenti “incriminati” come il pomodoro, l’insalata o lo yogurt. Un’altra curiosità: ho difficoltà a digerire i latticini e ho notato che il problema si riduce in parte mettendoli di mezzo ad altri alimenti (ad esempio: digerisco molto meglio il latte se mentre lo bevo ci inzuppo i biscotti anzichè se lo bevo e dopo mangio i biscotti; oppure digerisco meglio la mozzarella se fusa nella pizza anzichè a mangiarla a sola): da che dipende?
    Cordialmente saluto e ringrazio

    RISPOSTA

    Se è stata esclusa l’infezione da Helicobacter pylori (che va eradicato con eventuale terapia farmacologica) ed in assenza di farmaci lesivi per lo stomaco (farmaci antidolorifici come aspirina e simili..) , allora la esclusione di alcuni alimenti aciduli (come pomodoro, agrumi, prodotti integrali, yogurt..) o stimolanti la produzione di acido (come spezie, caffè e..fumo!) può attutire e migliorare la sintomatologia dolorosa. Comunque gli alimenti , anche incriminati, dopo una prima fase di esclusione totale vanno reintrodotti pian piano , uno alla volta e poco per volta! Quanto al latte si trovano dei Latti ad alta digeribilità (a basso contenuto di lattosio!). Per i formaggi si può ricorrere innanzitutto ai formaggi secchi e stagionati (tipo parmigiano, groviera..) o morbidi (stracchino..). IL fatto che tutti questi alimenti (latte e latticini) diano meno disturbi se assunti a piccole dosi, frazionate nella giornata o a stomaco pieno, ciò è dovuto al fatto che in questo modo arrivano nell’intestino (duodeno) in piccolle quantità tali da poter essere subito digeriti senza problema (almeno se non vi sia una carenza assoluta di lattasi, l’enzima che digerisce il lattosio o zucchero contenuto nel latte).

    Giacinto Miggiano

    Giacinto Miggiano

    ESPERTO IN BIOCHIMICA DELLA NUTRIZIONE. Professore di biochimica della nutrizione all’università Cattolica di Roma. Classe 1951, è specialista in gastroenterologia. Dal 1985 è professore di biochimica della nutrizione e di scienza dell’alimentazione nella facoltà di medicina dell’università Cattolica di Roma e direttore del Centro di ricerche in nutrizione umana del medesimo ateneo. È inoltre primario […]
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