DOMANDA
Gentile dott. Manferrari, scrivo nella speranza che lei possa consigliarmi utilmente circa la mia ansia di ricadere in episodi di prostatite dopo una cura con ciproxin (devastante psico-fisicamente!) avvenuta nella scorsa primavera. Successivamente alla terapia antibatterica ho assunto serenoa repens per 3 mesi e, di recente, stante una situazione di disturbi urinari notturni, anche topxter per 10 giorni a scopo anti infiamatorio. Le dimensioni della prostata sono da ecografia risultate abbastanza nella norma per l’età (33 cc a 53 anni) Ora vorrei individuare con il suo cortese aiuto un metodo per ridurre il richio di recidive per il futuro, possibilmente adoperando sostanze non tossiche o con notevoli effetti collaterali ed evitando anche l’impiego della serenoa che, dicono in molti, sconvolgerebbe notevolmente il quadro ormonale del soggetto trattato. Attualmente accuso una frequenza leggermente eccessiva nella minzione notturna specialmente, e una variabilità nella portata del getto urinario osservabile a livello puramente empirico.
In attesa di un suo atteso riscontro ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente,
alessandro
RISPOSTA
La prostatite ha una storia naturale con tendenza a recidivare…… Sapendolo la si affronta con un approccio psicologico adeguato. La cosa importante attraverso batteriologi dello sperma e’ mantenere lo sperma sterile il più a lungo possibile in modo da permettere alla prostata di difendersi da sola
Prof.Fabio Manferrari