DOMANDA
Ho 61 anni e da molto tempo ho difficolta’ a dormire. In passato ho assunto ansiolitici e prodotti di erboristeria, mai sonniferi.
Da diversi mesi prendo 1 compressa di melatonina da 3 mg. ogni sera. Per una leggera ipertensione assumo anche 1/4 di compressa di un betabloccante (Lobivon).
Chiedo cortesemente se l’uso prolungato nel tempo di melatonina puo’ creare effetti negativi e se l’efficacia
puo’ essere compromessa dal fatto di leggere prima di dormire. A volte, raramente, mi capita di non riuscire ad addormentarmi neanche dopo ore.
Grazie. Saluti
Rosanna
C
RISPOSTA
Gentile Signora,
da ciò che riferisce lei soffre da tempo di difficoltà di addormentamento anche se attualmente in modo sporadico. L’uso prolungato della melatonina non provoca noti effetti collaterali negativi sul sonno anzi, nel caso della melatonina a rilascio rapido, può facilitare l’inizio del sonno. E’ però possibile che nel caso della sua pur rara insonnia la melatonina le serva a poco perché si tratta comunque di una sostanza che ha soprattutto proprietà utili a regolarizzare il ritmo del ciclo sonno-veglia e non è un farmaco ipnoinducente. I farmaci beta-bloccanti, invece, possono avere noti effetti negavi sul sonno provocando in alcuni casi insonnia. Inoltre l’ipertensione può essere associata a problemi di insonnia. Le consiglierei di rivolgersi al più vicino centro di medicina del sonno (www.sonnomed.it) in modo da specificare il rapporto tra la sua insonnia e il problema pressorio e controllare eventualmente efficacia, dosaggio e tipologia del farmaco beta-bloccante che assume. Inoltre rispetto alla attività di lettura svolta la sera prima di dormire non vi sono controindicazioni particolari a meno che non sia un tipo di lettura molto impegnativa sul piano cognitivo (ad esempio testi di studio). E’ sempre consigliabile leggere comunque fuori dalla stanza da letto, svolgere attività molto rilassanti poco prima di dormire e disporsi a letto solo quando si sente sufficientemente sonnolenta.