Gentile professore, scusi per il disturbo. Spero che abbia un consiglio anche per me. All’età di tre anni mi hanno diagnosticato una grave forma di angoscia da separazione, con agorafobia, depressione e fobia sociale. Al solo pensiero di allontanarmi da mia madre sprofondavo in una voragine di solitudine, paura, tristezza, angoscia senza fine, con crisi terribili di pianto. Ho frequentato poco e niente le scuole, solo con mia madre nei paraggi,mai una frequentazione fuori casa, niente di niente. Purtroppo questo stato perdura ancora oggi, vivo solo nel terrore di perdere i miei cari e già so che morirò il giorno dopo. Se non li vedo fisicamente devo sentirli telefonicamente. Piango per questi pensieri e per la mia condizione,perché se non ci penso io i miei sintomi ci pensano per me. Secondo lei c’è un modo per uscire da questo stato pietoso, da questo rapporto simbiotico, oppure devo rassegnarmi ad avere una malattia incurabile? Grazie e scusi per il disturbo.
Post modificato il 5 Novembre 2019 10:19
Salve dott. Sono un ragazzo di 43 anni è sono stato affetto da LNH follicolare.…
Buongiorno 4 anni fa sono stato ricoverato per piastrine a 2000(primo episodio) curato con trasfusione…
Buongiorno, Vi scrivo in quanto una decina di giorni fa mi sono accorta di avere…
Gent.le Dottore Sono un uomo di 68 anni alcuni gg dopo la vaccinazione covid ho…
Buonasera Dottore, io ho preso per più di 6 anni la pillola Minulet, poi il…
Salve, buongiorno dottoressa, è da un po' di tempo che sono in ansia per un…