Salve Professore,
sono una donna di 35 anni affetta da tiroidite di Hashimoto e in cura ormai con tiroxina da quasi 15 anni. Mi hanno imposto di iniziare la terapia nonostante avessi solo gli anticorpi alti (T3, T4 e TSH nella norma).
In 15 anni ho ridotto il cibo di circa 2/3 e ho preso circa 15 kg. In base ai 3 endocrinologi che in questi anni mi hanno seguita, per la mia altezza e per il mio peso dovrei prendere almeno 150 mg al giorno di medicinale. Se supero la dose di 87.5 mg mi viene la tachicardia e iniziano a comparire dei ponfi attorno agli occhi. Inoltre, più aumento la dose di tiroxina e più il valore FT3 diminuisce (ormai è prossimo al raggiungimento del limite inferiore) mentre il TSH rimane pressoché stabile nonostante io aumenti la dose di tiroxina. Per i medici è tutto normale, per loro devo aumentare in maniera esponenziale la quantità di medicinale e la tachicardia e i ponfi sono solo delle mie visioni. Inoltre, da quando è comparso questo sbilanciamento tra FT3 e TSH io ho un ciclo emorragico. Coincidenza (o conseguenza?!?) del dosaggio che mi provoca ponfi e tachicardia è la comparsa di una piastrinopenia autoimmune il cui numero di piastrine varia (caso strano) con la quantità di medicinale assunto. Per i medici è pura coincidenza. Lei che ne pensa? come posso risolvere questo squilibrio?
Grazie infinite
Eleonora P.
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