capelli

Gentile dott.ssa ho 40 anni e da 4 anni mi è stata diagnosticata l’alopecia androgenetica e mi sto curando con l’aloxidil.
Per 3 anni sono stata in cura da un dermatologo che mi eseguiva dermatoscopia e tricogramma, sostenendo, ad ogni controllo, che c’era un miglioramento.Penso per questo abbia deciso di ridurmi la dose dell’aloxidil. Per problemi di distanza ho cambiato dermatologo che mi esegue la dermatoscopia e non il tricogramma ma il pull test e mi ha detto di non ridurre l’aloxidil ma di continuare con il dosaggio intero.Che confusione! Entrambi sono dermatologi specializzati nel settore dei capelli e con metodiche completamente diverse. Quello che le chiedo è questo
– ma il metodo di cura e gli esami non dovrebbe essere gli stessi?
– nonostante il dermatologo mi dica che sono migliorata vedendo la dermatoscopia con la riga centrale migliorata, io il miglioramento ad occhio nudo non lo vedo, anzi mi sembra di essere peggiorata da quando ho iniziato l’aloxiidl, i capelli si sono ancora di più sfoltiti e da un paio di anni al lavaggio me ne cadono tantissimi (premetto che gli esami del sangue sono tutti ok a parte una carenza di vitamina d che integro e una tiroidite con valori ancora nella norma), può succedere una cosa del genere?
– io non vorrei che l’uso continuativo del minoxidil causa continui effluvi e al posto di migliorare peggioro, potrebbe succedere? Poi io sapevo che il minoxidil dovrebbe bloccare la caduta.
mi scusi le tante domande
cordiali saluti
Marilena