Salve Dottore. Vi scrivo per dirvi che il 15 novembre mio cognato di 40 anni è stato ricoverato d’urgenza per idrocefalo causato da una cisti colloide del terzo ventricolo. In ospedale è arrivato in coma.Operato nella notte per togliere il liquido, in poche parole per salvarlo. Dopo un paio di giorni sedato o meglio indotto in coma farmacologico, è stato operato per via endoscopica per togliere la cisti. I dottori hanno detto che l’operazione è riuscita, solo che è stata lasciata una piccola parte perchè stava attaccata vena talamica è si temeva, togliendola del tutto, per una emorragia celebrale. Hanno detto che non ci si deve preoccupare di ciò. Sono passati oltre 30 gg ma ancora presenta deficit. Ossia: non riesce ad alzare la palpebra dell’occhio dx (ma da tale occho ci vede), anche se lo ammicca un po; l’occhio aperto non riesce a farlo muovere ma guarda fisso dritto (e ci vede bene);non muove perfettamente anca e braccio sx; ma soprattutto non riesce a parlare (lancia solo semplici parole, non una frase, e comunque con una voce strana, come se non avesse corde vocali). Però capisce tutto,riconosce tutti e mangia tanto. Da qualche giorno non ha più la derivazione del liquor, Si procede a punture lombari per verificare il drenaggio (tutto ok). Dalla TAC non risultano danni celebrali, In base a tutto ciò che le ho detto, ritiene che possa tornare (grazie ad un centro riabilitativo neurologico) ad avere una vita normale di autosufficienza?
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